Spett.le Comune di Venezia
S. Marco, 4136
30100 Venezia
e p.c.
Ministero Ambiente
Direzione Generale per la protezione
Della Natura e del Mare
Via Cristoforo Colombo, 44
00147 Roma
Oggetto: Comune di Venezia. Isola di Pellestrina. Piano di recupero di iniziativa privata e interventi di nuova costruzione e ristrutturazione in base al DPR 6 giugno 2001 n. 380, art. 22, comma 3, lett. b ) relativo alla “scheda n. 19 - ex Colonia di Ca’ Roman”, della V.P.R.G. per l’Isola di Pellestrina, adottato con deliberazione n. 460 della Giunta Comunale il 5 ottobre 2011, ai sensi dell’art. 60 della legge regionale 61/1985. – OSSERVAZIONI.
In riferimento al Piano di Recupero, adottato con Deliberazione della Giunta Comunale n. 460 in data 5.10.2011 e visto l’avviso affisso all’Albo Pretorio per la presentazione di osservazioni al citato strumento urbanistico entro il termine del 27.12.2011, gli scriventi, in rappresentanza delle organizzazioni Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido, LIPU Sezione di Venezia e Associazione tra Mare e Laguna, presentano le seguenti osservazioni.
venerdì 23 dicembre 2011
sabato 10 dicembre 2011
COMUNICATO STAMPA del 10 dicembre 2011
Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido
Stupiscono ancora le affermazioni del Commissario Straordinario per la costruzione dell’ex nuovo palazzo del cinema del Lido di Venezia. Nel giorno festivo dell’8 dicembre, da autentico “stakanovista” rilascia dichiarazioni alla RAI e ai giornali locali di un prossimo ed imminente progetto di un altro palazzo del cinema azzardando persino l’eliminazione di una grande parete di vetro che porterebbe ad un risparmio di 4 milioni di euro, e che i lavori potrebbero durare addirittura poco più di un anno…! E’ altrettanto vero che siamo entrati in clima natalizio e che tale aspettativa potrebbe essere spedita a Babbo Natale, ed in una atmosfera di pace, vorremmo invitare il Commissario a congedarsi da Venezia entro il 31 dicembre e a continuare altrove il suo incarico di funzionario della Protezione Civile. Intanto il Coordinamento delle Associazioni continuerà a proporre al Presidente della Biennale e al suo Vice, il Sindaco di Venezia, di riempire il grande buco, di ripiantare i 130 alberi, di ripristinare la viabilità sul lungomare, e di utilizzare al meglio gli spazi esistenti per rilanciare la grande Mostra Cinematografica senza più perdere ulteriore credibilità e recuperare il danno d’immagine provocato dalle vergogne del “Grande buco” e dallo sperpero di 37 milioni di euro di danaro pubblico.
venerdì 9 dicembre 2011
Lettera: All’Assessore al Patrimonio
All’Assessore al Patrimonio
Bruno Filippini
oggetto: Uso pubblico del Teatro Marinoni e della Chiesetta di Santa Maria Nascente nel compendio dell’ex Ospedale al Mare del Lido di Venezia in via di alienazione. Lo schema di convenzione tra Comune di Venezia ed Est Capital, approvato con deliberazione della Giunta Comunale in data 24.11.2011, prevede (all’art. 12) in relazione al contratto definitivo di compravendita dell’area dell’ex Ospedale al Mare, da stipularsi entro il 30.06.2012, che siano destinati ad “uso pubblico” la Chiesa di Santa Maria Nascente (con indulgenza plenaria annessa al Pio Esercizio della Via Crucis del pittore Giuseppe Cherubini ) ed il Teatro Marinoni (con affreschi del Cherubini). In particolare è previsto che “le modalità di utilizzo, da parte della collettività, di tali fabbricati, nonché le modalità di gestione e di manutenzione, saranno all’uopo regolati con apposita convenzione da sottoscrivere fra Comune ed Est Capital SGR S.p.A., fermo restando che l’uso pubblico dovrà essere coerente con le finalità residenziali dell’area all’interno della quale sono ubicati i fabbricati di che trattasi”.
Lettera; All’Assessore al Patrimonio Bruno Filippini
All’Assessore al Patrimonio
Bruno Filippini
oggetto: alienazione del compendio di proprietà comunale dell’ex Ospedale al Mare del Lido di Venezia. Poiché, con deliberazione n. 579 in data 24.11.2011 è stato approvato lo schema di convenzione tra il Comune di Venezia ed Est Capital relativo alla vendita dei beni immobili del compendio ex Ospedale al Mare, da concludersi con contratto definitivo entro il 30.06.2012, si ritiene opportuno far presente quanto segue. All’interno di detta proprietà comunale sono presenti anche numerosi beni mobili, ivi lasciati in abbandono dalla precedente proprietà (Ulss 12 Veneziana), disattendendo completamente l’art.3 del contratto di compravendita: trattasi di arredi e beni librari ed archivistici comunque in qualche misura di pregio, anche solo ai fini della conservazione della memoria e suscettibili di valorizzazione, anche se al presente e nel passato esposti ad ogni forma di danneggiamento e prelievo.
lettera: Al Vicesindaco di Venezia, al Sindaco, all'Asssore ai LL.PP- all'Assessore alla Cultura
Al Vicesindaco di Venezia,
Assessore al Bilancio dott. Sandro Simionato
e, p.c. al Sindaco, avv. Giorgio Orsoni
all’Assessora alla Cultura, dott. Tiziana Agostini
all’Assessore ai LL.PP., dott. Alessandro Maggioni
Assessore al Bilancio dott. Sandro Simionato
e, p.c. al Sindaco, avv. Giorgio Orsoni
all’Assessora alla Cultura, dott. Tiziana Agostini
all’Assessore ai LL.PP., dott. Alessandro Maggioni
oggetto: oneri a carico dell’Amministrazione Comunale connessi alla gestione commissariale della realizzazione del c.d. Nuovo Palazzo del Cinema e dei Congressi del Lido di Venezia. Mentre volge al termine l’anno dedicato al ricordo dell’Unità d’Italia, mentre su cittadini ed amministrazioni locali si abbattono pesanti provvedimenti finanziari - volti peraltro ad evitare il collasso economico del Paese a seguito di anni di sua inadeguata gestione ai diversi livelli - e mentre volge pure al termine la speciale gestione commissariale legata al grande evento della realizzazione (mancata) del nuovo palazzo del cinema, ci pare opportuno chiederLe di fare chiarezza su come tale gestione si riflette e si rifletterà sulle casse comunali. Ad esempio, una stima giornalistica (Il Gazzettino del 7 dicembre 2011) calcola in 3 mila euro al giorno il solo costo di gestione del cantiere in sospensione lavori. Molti aspetti poi della vendita del compendio dell’ex Ospedale al Mare sono rimasti oscuri a causa della secretazione da parte del Commissario delegato del contratto preliminare sottoscritto a fine 2010.
mercoledì 7 dicembre 2011
lettera; Al sig . Commissario Delegato dott. Vincenzo Spaziante
Al sig . Commissario Delegato dott. Vincenzo Spaziante
Struttura di Missione per la realizzazione del Nuovo Palazzo del Cinema e dei Congressi del Lido di Venezia Ca’ Farsetti - Venezia
Oggetto: adempimenti relativi alla Decisione 08/11/2011 – 2 della Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi ex art. 25, comma 4, legge 241/1990. Vista la nota DICA 0021169 P-4.8.1.8.3 del 21.11.2011 indirizzata a mezzo raccomandata a. r., dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo, allo scrivente nonché a Codesta Struttura di Missione, con la quale è stato accolto il ricorso avverso il diniego all’accesso all’informazione ambientale relativamente alla documentazione inerente il “beneficio pubblico” concernente i diversi progetti ambientalmente rilevanti oggetto di esame/approvazione da parte della conferenza di servizi di cui all’art. 2 dell’Opcm 3759/2009,
venerdì 2 dicembre 2011
Lettera: Al sig. Sindaco di Venezia
Al sig. Sindaco di Venezia
prof. avv. Giorgio Orsonioggetto: strutture della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Egregio Sindaco,
All’indomani del Suo annuncio di una soluzione imminente per il Palazzo del Cinema, riportato dal Gazzettino del 27 novembre (“a gennaio ripartiranno i lavori nel cantiere …”), abbiamo emesso un comunicato stampa per puntualizzare alcuni nostri punti di vista in proposito; esso è stato ripreso dalla Nuova Venezia il giorno 30 novembre presentandolo come “lettera aperta” al Sindaco e con qualche elemento aggiuntivo.
giovedì 1 dicembre 2011
COMUNICATO STAMPA del 01.12.2011
150° Unità d’Italia Lido di Venezia -
Nuovo Palazzo del Cinema ed altri interventi correlati
il Commissario delegato nega l’informazione ambientale chiesta dal Coordinamento Ass. Ambient. del Lido la Commissione Nazionale per l’accesso ai documenti amministrativi accoglie il ricorso del Coordinamento il Commissario dovrà fornire quanto richiesto Il Coordinamento ha rivolto il 18 agosto al Commissario, dott. Spaziante, istanza di accesso all’informazione ambientale (garantita dal decreto legislativo 195/2005, in conformità alla direttiva europea 2003/4/CE) per ottenere copia della documentazione tecnica, economica ed amministrativa concernente il beneficio pubblico concernente i diversi progetti ambientalmente rilevanti approvati nell’ambito delle procedure commissariali (Hotel Des Bains ed Excelsior; Staff Hause; Forte di Malamocco; spiagge Des Bains, Excelsior e Quattro Fontane; Lungomare D’Annunzio e Marconi. La Conferenza di Servizi tenutasi il 23 settembre 2009 aveva infatti stabilito che dovevano essere stabiliti i termini quantitativi della congruità economica del beneficio pubblico che doveva essere riconosciuto per tali interventi.
Lettera: Al sig . Sindaco del Comune di Venezia
Al sig . Sindaco del Comune di Venezia
prof. avv. Giorgio Orsoni Ca’ Farsetti –
Venezia
oggetto: richiesta di accesso all’informazione ambientale (D.Lgsl 195/2005, art. 3). Il sottoscritto Salvatore Lihard - nato a Napoli il 22.04.1953 - residente in Venezia, Malamocco, calle della Madonna, 3 - fa seguito con la presente ad una propria precedente istanza di accesso all’”informazione ambientale” ai sensi del decreto legislativo 195/2005, assunta a protocollo di codesta Amministrazione, in data 26.07.2001 (prot. 0312298) - rimasta priva di risposta - e ad una interlocuzione in merito con il Difensore Civico Comunale al fine di agevolare l’esercizio del diritto di accesso nonché quanto al riguardo di competenza dell’Amministrazione stessa.
sabato 29 ottobre 2011
L'antenna alle Terre Perse
Un lettore del gazzettino si chiede perché il Comune se la prenda tanto con l’antenna delle Terre Perse al Lido e non con le altre già installate. La risposta è semplice perché ci sono antenne in regola e antenne fuori regola. Purtroppo, secondo la legge Gasparri tutte le antenne sarebbero in regola: ai gestori di telefonia è stata data carta bianca e in teoria potrebbero installare antenne dappertutto. Il Comune, però ha sempre tentato, inutilmente, di frenare il proliferare riducendo il limite di emissioni previsto dalla legge. Inutilmente, in quanto i gestori hanno vinto ricorrendo al TAR. L’antenna delle terre perse, che inverosimilmente non è stata bocciata dalla Sovrintendenza a causa dell’alto impatto ambientale, non è in regola per un altro motivo, perché si trova a meno di 50 metri da siti sensibili, distanza prevista dal regolamento edilizio comunale.
I gestori, molto probabilmente, non se la metteranno via e ricorrerano anche contro questo regolamento. E’ triste vedere, ancora una volta, che le proteste dei cittadini non servono, ma d’altra parte non ci si può lamentare solo quando si viene toccati personalmente. Lo sbaglio è stato non protestare tutti abastanza all’atto dell’approvazione della famigerata legge e non solo quando, guardando in alto, vediamo un nuova antenna installata sopra la nostra testa. [P.F.]
NO ALLA LEGGE BAVAGLIO
Uomini, donne, ragazzi, persone di ogni età e ora anche il Leone simbolo di Venezia. Da oggi compare nello stemma cittadino con il cartello::
invece che con il tradizionale libro d'argento.Attraverso l'iniziativa, il Comune aderisce alla protesta del web contro il comma 29 del Ddl Alfano sulle intercettazioni. Si tratta del cosiddetto "ammazza blog", che equipara i blog ai siti di informazione e prevede multe di 12 mila euro per mancate rettifiche a notizie. "Si tratta di un vero e proprio attacco alla libertà di comunicazione portato fino al cuore dei social network e, quindi, al cuore della moderna libertà di espressione", si legge in un comunicato dell'assessore alla Cittadinanza digitale Gianfranco Bettin. "Il Comune di Venezia - continua la nota - ritiene un diritto fondamentale l'accesso alla Rete e la libertà di espressione attraverso di essa. Per questo aderisce alla protesta contro ogni ottusa e prepotente limitazione alla piena libertà di espressione". (La Repubblica)
Andrea Zanzotto da una intervista a La Stampa del 10 ottobre 2011
«La mia non è una battaglia antimoderna ma un fatto di identità e civiltà.
La marcia di autodistruzione del nostro favoloso mondo veneto ricco di arte e di memorie è arrivata ad alterare la consistenza stessa della terra che ci sta sotto i piedi.
I boschi, i cieli, la campagna sono stati la mia ispirazione poetica fin dall’infanzia.
Ne ho sempre ricevuto una forza di bellezza e tranquillità. Ecco perché la distruzione del paesaggio è per me un lutto terribile.
Bisogna indignarsi e fermare lo scempio che vede ogni area verde rimasta come un’area da edificare».
La marcia di autodistruzione del nostro favoloso mondo veneto ricco di arte e di memorie è arrivata ad alterare la consistenza stessa della terra che ci sta sotto i piedi.
I boschi, i cieli, la campagna sono stati la mia ispirazione poetica fin dall’infanzia.
Ne ho sempre ricevuto una forza di bellezza e tranquillità. Ecco perché la distruzione del paesaggio è per me un lutto terribile.
Bisogna indignarsi e fermare lo scempio che vede ogni area verde rimasta come un’area da edificare».
mercoledì 28 settembre 2011
Intervista a Salvatore Lhiard - Maria Fiano TERRA - 20.9.2011
Intervista
A colloquio con il portavoce delle associazioni del Lido di Venezia: «I1 commissariamento produce devastazione» La speculazione è dietro l'angolo Maria Fiano La mostra del cinema ha chiuso i battenti, ma al Lido di Venezia continuano a proiettare un brutto film. Salvatore Lihard è il portavoce del coordinamento delle associazioni ambientaliste dell'isola.
venerdì 9 settembre 2011
Anche quest’anno, a chiusura della Mostra del Cinema in sala Volpi c’è stato un incontro con la cittadinanza e il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido. Sono stati esposti i cinque importanti punti sui quali prossimammente il Coordinamento proseguirà la sua battaglia. Le dimissioni del Commissario Straordinario e la copertura del buco con la piantumazione di 129 alberi (il 130° è già stato piantato dalle associazioni); Interruzione dei rapporti con Est-Capital; ristrutturazione dell’esistente mostra del cinema; potenziamento della sanità del Lido come promesso dopo la vendita dell’ospedale al mare da parte dell’Ulss.
Durante l’assemblea a cui ha partecipato l’attrice Ottavia Piccolo sono stati proiettati due video, uno di inteviste e l’altro dal titolo “Ricordi… Il ritorno di Lisa” (con Sara Soppelsa, sceneggiatura di Arrigo Battistini, musiche di Francesco Zennaro e regia di Paolo Fumagalli). Com’era prevedibile i posti a sedere non sono stati sufficienti e la sala è stata invasa da molti spettatori in piedi ed altri fino a fuori dell’ingresso. Gli organizzatori stanno pensando di ripetere le proiezioni al cinema Astra.
Paolo Fumagalli:
“…sono soddisfatto specialmente del successo insperato del video “Ricordi… Il ritorno di Lisa”, non si è trattato più di un video di denuncia e di protesta, come i precedenti, ma un video più “leggero” basato sui ricordi di una lidense che vive lontano dall’isola e che ritorna al Lido. Una passeggiata da nord a sud dell’isola nei “luoghi del delitto” ambientale.
Gli spettatori non sapevano che le scene con la presenza di Sara Soppelsa sono state girate in una sola giornata estiva che si è ridotta a mezza giornata a causa di un acquazzone mattiniero. Per ricreare quindi gli ambienti e completare il video con foto e animazioni ci sono voluti due mesi di lavoro di montaggio. Grazie ad Arrigo per i testi e a Francesco per le musiche ne è uscito un video che è già è stato richiesto da altre associazioni per proiezioni al pubblico durante feste ed incontri.”
scene dal video
domenica 4 settembre 2011
La città del Commissario al Nulla -Robero Bianchin - La nuova Venezia
I1 film più visto alla mostra del cinema è una commedia all'italiana. Si intitola 'Il buco': Viene programmato di continuo, giorno e notte, davanti al vecchio casinò, e per vederlo non si paga neanche il biglietto. Il regista è un commissario. Logico. Deve scoprire chi ha seppellito l'amianto sotto al piazzale. Sempre fantasiosa Venezia, che nella sua lunga storia si è inventata mille mestieri, dal provveditore alle pompe al sovrintendente ai fanali, fino al magistrato alle acque. Adesso si è superata, è l'unica città al mondo che può vantarsi di disporre di un commissario al nulla. Dicono sia utilissimo. Già la parola, commissario, incute reverenza. Fa venire in mente la pipa di Maigret, i vini di Carvalho, gli arancini di Montalbano.
mercoledì 31 agosto 2011
Cosa resta del Lido di Venezia - Filippo Maria Pontani - IL POST 31.08.2011
Stasera si apre al Lido di Venezia la 68ma Mostra Internazionale di Arte Cinematografica: nelle righe che seguono vorrei brevemente illustrare ai visitatori che cosa si troveranno di fronte, non già per quanto riguarda i film o la mondanità (per quello ci sarà tempo), bensì sul piano meramente topografico. Premetto che non intendo fare il piagnone né l’indignato di professione: penso però che questa sia una storia per vari versi esemplare di come vengano amministrati tanti nostri comuni (di ogni colore politico) e di come vengano talora gestiti il paesaggio e il patrimonio.
venerdì 29 luglio 2011
ELENCHI
ELENCO DI COSA
CI COSTA IL
NUOVO PALAZZO
DEL CINEMA:
CI COSTA IL
NUOVO PALAZZO
DEL CINEMA:
- Abbattimento della storica pineta, del filare di lecci e di parte delle alberature del parco vincolato dell’ex Casinò (per un totale di 130 piante d’alto fusto).
- Svendita delle aree dell’ex Ospedale al Mare, patrimonio di enti pubblici e frutto anche di donazioni filantropiche.
- Abbattimento del Monoblocco (nonostante le promesse), il cui recente restauro è costato 5.6 milioni di euro (fondi pubblici).
- Perdita dell’idroambulanza fissa a San Nicolò, della piscina per talassoterapia, della radiologia, dei 2 posti letto di sub-intensiva, dei medici rianimatori per le urgenze ed emergenze, del day-surgery.
- Utilizzo per altri scopi dei 23 milioni di euro che dovevano potenziare i servizi sanitari dell’isola.
- Concessione a privati dell’arenile davanti all’ex Ospedale al Mare (una delle pochissime spiagge libere rimaste al Lido).
- Svendita delle aree dell’ex Ospedale al Mare, patrimonio di enti pubblici e frutto anche di donazioni filantropiche.
- Abbattimento del Monoblocco (nonostante le promesse), il cui recente restauro è costato 5.6 milioni di euro (fondi pubblici).
- Perdita dell’idroambulanza fissa a San Nicolò, della piscina per talassoterapia, della radiologia, dei 2 posti letto di sub-intensiva, dei medici rianimatori per le urgenze ed emergenze, del day-surgery.
- Utilizzo per altri scopi dei 23 milioni di euro che dovevano potenziare i servizi sanitari dell’isola.
- Concessione a privati dell’arenile davanti all’ex Ospedale al Mare (una delle pochissime spiagge libere rimaste al Lido).
La Nuova Darsena del Lido: L’elefante in una vetreria - Renata Mannise
“La giustizia sociale dovrà necessariamente fondarsi sulla sostenibilità ed equità economica per la
quali è necessaria la sostenibilità ambientale” così recita la Carta delle città europee per un
modello urbano sostenibile (Carta di Aalborg, punto 12, 1994). Più oltre, si precisa: ” … la
sostenibilità dal punto di vista ambientale implica la conservazione della biodiversità, della salute
umana e della qualità dell’atmosfera, dell’acqua e dei suoli a livelli sufficienti a sostenere nel
tempo la vita e il benessere degli esseri umani nonché degli animali e dei vegetali“.
quali è necessaria la sostenibilità ambientale” così recita la Carta delle città europee per un
modello urbano sostenibile (Carta di Aalborg, punto 12, 1994). Più oltre, si precisa: ” … la
sostenibilità dal punto di vista ambientale implica la conservazione della biodiversità, della salute
umana e della qualità dell’atmosfera, dell’acqua e dei suoli a livelli sufficienti a sostenere nel
tempo la vita e il benessere degli esseri umani nonché degli animali e dei vegetali“.
giovedì 12 maggio 2011
COMUNICATO STAMPA del COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE DEL LIDO DI VENEZIA
del 12 maggio 2011
Il Coordinamento delle Associazioni ambientaliste del Lido, condividono le dichiarazioni del Ministro Galan rilasciate a Cannes per cui serve coraggio e umiltà e nuova idea per una proposta progettuale per il Palazzo del Cinema a Lido.
Bisogna immediatamente abbandonare questa sciagurata deriva progettuale (eravamo stati facili profeti all'indomani dell'abbattimento dei 130 alberi a latere del palazzo del cinema, vedi il dossier sul site www.altrolido.com) di perseguire a consumare soldi pubblici per un'opera pubblica che sin dall'inizio ha suscitato contestazioni, sprechi, arresti, non condivisione da parte dell'opinione pubblica.
Bisogna immediatamente chiudere il grande fosso e ripristinare l'originario paesaggio della pineta.
Bisogna immediatamente rilanciare la Mostra del Cinema, prima che sia troppo tardi, pianificando ed ottimizzando al massimo i pochi spazi a disposizione della Biennale.
Bisogna immediatamente abbandonare questa sciagurata deriva progettuale (eravamo stati facili profeti all'indomani dell'abbattimento dei 130 alberi a latere del palazzo del cinema, vedi il dossier sul site www.altrolido.com) di perseguire a consumare soldi pubblici per un'opera pubblica che sin dall'inizio ha suscitato contestazioni, sprechi, arresti, non condivisione da parte dell'opinione pubblica.
Bisogna immediatamente chiudere il grande fosso e ripristinare l'originario paesaggio della pineta.
Bisogna immediatamente rilanciare la Mostra del Cinema, prima che sia troppo tardi, pianificando ed ottimizzando al massimo i pochi spazi a disposizione della Biennale.
lunedì 9 maggio 2011
giovedì 17 marzo 2011
Taglio del nastro
Oggi 17 marzo, festa dell’unità d’Italia il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido ha inaugurato il grande buco del nuovo Palazzo del Cinema.
Il “nostro” sindaco, col naso rosso da pagliaccio (chissà perché…) ha tagliato non il nastro tricolore ma un nastro di lavori in corso e non con le normali forbici, ma con le cesoie a simboleggiare la strage degli alberi abbattuti per questa nuova progettata costruzione.
martedì 15 marzo 2011
COMUNICATO STAMPA del COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE DEL LIDO DI VENEZIA
CATTEDRALE NEL DESERTO
Venezia Lido, 12 marzo 2011
Le recenti notizie riguardanti la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia non possono che indignarci e preoccuparci. I discutibili tagli al Fondo Unico dello Spettacolo (su ben altro si potrebbe risparmiare) ridurranno drasticamente i finanziamenti a La Biennale con conseguenti gravissime ripercussioni anche sulla Mostra (il Presidente Baratta ha già dichiarato l’impossibilità di realizzarla). Allarmano pure le annunciate dimissioni -dopo la prossima edizione- di un direttore qualificato e competente quale Muller, che andrà a guidare il Festival di Roma.
Si è voluto a tutti i costi cercare una soluzione ai problemi (logistici, organizzativi e di radicamento nel territorio, risolvibili in altro modo) con la costruzione di una costosissima e travagliata nuova edificazione, che ha comportato l’abbattimento di 130 alberi, la distruzione di resti del sottostante forte austriaco, disagi per il traffico, la popolazione e la Mostra stessa, nonché la svendita delle aree dell’ex Ospedale al Mare con il previsto abbattimento del Monoblocco e la conseguente ulteriore perdita di servizi socio-sanitari. Nuova edificazione che non sarà neanche iniziata (i lavori stanno riguardando ancora lo scavo) per la fatidica data del 17 marzo, che doveva essere la sua inaugurazione, essendo stata inserita nelle celebrazioni dell’Unità d’Italia.
E per tale costruzione, ridimensionata comunque ad una sola sala, è stato nominato un Commissario della Protezione Civile, i cui poteri sono stati incredibilmente estesi a tutto il Lido e all’isola della Certosa. Un commissario voluto, in sostanza, dalla precedente Amministrazione Comunale per approvare con urgenza (ma ben altre sono le urgenze!) e senza i necessari passaggi e confronti progetti che devasteranno il territorio (Forte di Malamocco, Parco delle Rose, mega-porto turistico nella spiaggia di SanNicolò ….), che sono regali alla speculazione e all’interesse privato.
Forse tra qualche anno avremo un nuovo Palazzo del Cinema (una sola sala) ma rischierà di restare una cattedrale nel deserto.
Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido
Venezia Lido, 12 marzo 2011
lunedì 14 febbraio 2011
FIAB Mestre - Bicidinverno
Si è svolta domenica 13 febbraio l'edizione di "Bicidinverno" biciescursione ambientalista organizzata dalla FIAB di Mestre, ospite delle Associazioni "Rocchetta e dintorni" e "Difesa dei Murazzi", associazioni appartenenti al Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido.
domenica 13 febbraio 2011
Lettera ai giornali di Salvatore Lihard per il Movimento per la Difesa della Sanità veneziana
Qualche settimana fa, i giornali locali opportunamente hanno riportato la notizia che il San Camillo a Lido, a partire dal 1° marzo di quest'anno, non erogherà più esami di risonanza magnetica in convenzione, dopo un anno di sperimentazione. Brutta notizia. Soprattutto se si rileva che dal 1 marzo al 30 settembre del 2010, l'Istituto ha effettuato mediamente 220 risonanze al mese, e con una previsione per l'anno in corso di 2.000 prestazioni annue.
COMUNICATO STAMPA del COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE DEL LIDO DI VENEZIA
Da Parco delle Rose a Parco del cemento
A giorni la Conferenza dei Servizi deciderà sul progetto relativo ad un’importante area del Lido di Venezia, il Parco delle Rose; ancora una volta senza che la cittadinanza ne abbia potuto prendere visione e in totale deroga a norme e passaggi istituzionali, stante l’assurdo commissariamento dell’isola da parte della Protezione Civile.
Da quanto ci è dato conoscere, il progetto -presentato da una società privata acquirente dell’area, che avrà destinazione residenziale e commerciale- è inaccettabile, con una cementificazione pesante e la distruzione di tutta la pregevole vegetazione esistente. I nuovi volumi, rappresentati da due imponenti edificazioni laterali con al centro una sorta di torre visibile anche da Santa Maria Elisabetta, saranno più di cinque volte superiori agli esistenti, con la creazione anche di due piani interrati (in uno un supermercato e nell’altro un garage sia ad uso pubblico che privato), che crediamo in contrasto con il Piano regionale Tutela Acque e insostenibile in una zona così densamente urbanizzata.
A giorni la Conferenza dei Servizi deciderà sul progetto relativo ad un’importante area del Lido di Venezia, il Parco delle Rose; ancora una volta senza che la cittadinanza ne abbia potuto prendere visione e in totale deroga a norme e passaggi istituzionali, stante l’assurdo commissariamento dell’isola da parte della Protezione Civile.
Da quanto ci è dato conoscere, il progetto -presentato da una società privata acquirente dell’area, che avrà destinazione residenziale e commerciale- è inaccettabile, con una cementificazione pesante e la distruzione di tutta la pregevole vegetazione esistente. I nuovi volumi, rappresentati da due imponenti edificazioni laterali con al centro una sorta di torre visibile anche da Santa Maria Elisabetta, saranno più di cinque volte superiori agli esistenti, con la creazione anche di due piani interrati (in uno un supermercato e nell’altro un garage sia ad uso pubblico che privato), che crediamo in contrasto con il Piano regionale Tutela Acque e insostenibile in una zona così densamente urbanizzata.
Presentazione PAT 2011- Osservazioni di Giovanni Battista Vianello Presidente Comitato Revisione Viabilità Lido
Privi di documentazione malgrado la volontà partecipativa, affrontiamo Il PAT sulla scorta di quanto enunciato dall’Assessore Ezio Micelli in sede Municipale del Lido, seguendo, per quanto possibile, il filo della sua esposizione.
Centralità ambientale, futuro sostenibile, cinture verdi e blu sono, a nostro avviso, pacchetti vuoti se non si chiarisce senza eufemismi da dove si vuole partire e dove si vuole arrivare.
giovedì 10 febbraio 2011
Nemmeno un fiore per i garibaldini di Cristina Romieri
Pochi giorni fa in un telegiornale ho visto le desolate immagini di un cimitero ligure dove sono sepolti più di cento garibaldini. Per le loro tombe non è previsto alcun restauro né alcuna valorizzazione nell'ambito delle tante iniziative e somme stanziate per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia, quella costruita con la loro vita. Con amarezza ho pensato al nuovo Palazzo del Cinema al Lido di Venezia, opera inserita nelle celebrazioni ma che non sarà finita in tempo: è ancora una voragine (al posto di un centinaio di pini marittimi abbattuti). E alle recenti dichiarazioni del presidente della Biennale, Paolo Baratta: «Sono d'accordo che ci sia solo una sala da 2.000 posti». Con indignazione ho pensato a quanto è già costata questa «sola sala», forse un pretesto per dare l'intera isola in mano ad un commissario della Protezione Civile (ma dove sta l'emergenza e l'eccezionalità?), per svenderla ai privati, con progetti che devasteranno il suo particolare territorio fra mare e laguna. Con rabbia ho pensato allo squallore dell'operato della «cricca» legata al G8 ma anche al nuovo Palazzo del Cinema (Della Giovampaola, De Santis, Balducci, peraltro acriticamente difeso dal ministro Giancarlo Galan dopo l'ultima pubblicazione delle intercettazioni che li coinvolgono): affari, tangenti, hotel e cene di lusso e le immancabili escort. Per quelle tombe neanche un fiore. Ma i semi di giustizia e libertà gettati da quelle camice rosse germoglieranno sempre. Non cosi il cemento e il malaffare
venerdì 4 febbraio 2011
COMUNICATO STAMPA del COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE DEL LIDO DI VENEZIA
Il “Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido di Venezia” ribadisce il proprio no alla ventilata iniziativa di affidare al signor Lele Mora ed al suo codazzo di nani e ballerine il cosidetto rilancio dell’isola, è il momento di dire chiaramente no alle esibizioni pecorecce proposte come cultura e no alla confusione dei ruoli: un manager è cosa diversa da un impresario di escort.
Il lido ha bisogno del primo: il secondo se ne stia a casa, plaudiamo alla netta presa di posizione dell’assessore alla cultura Tiziana Agostini ed invitiamo il sindaco Orsoni a seguire l’esempio di Cortina e dichiarare il signor Lele Mora “persona non gradita”.
Per quanto ci riguarda continueremo a denunciare tutti gli inquinamenti che minacciano il Lido: dall’amianto al cemento ed ora anche l’inquinamento dei valori culturali ed etici che costituiscono patrimonio irrinunciabile di ciascuno di noi.
Lido di Venezia, 3 febbraio 2011
martedì 1 febbraio 2011
Risposta all'editoriale del Gazzettino (di Gianni Vianello)
Gentile Direttore, mi consenta di replicare al suo editoriale di domenica 23 gennaio perché la sua tifoseria per un soggetto che smargina gagliardamente tra la sfera pubblica e privata ha aumentato il mio disorientamento. Già l’affermazione che il Signor Silvio Berlusconi possa legittimamente avere la vita sessuale che preferisce, mi ha lasciato perplesso. L’assunto farebbe pensare che ogni barbone che s’infila le mani dentro i pantaloni davanti alle scuole, così come quel padre perverso che spia la figlioletta sotto la doccia, possano esser giustificati. Non è proprio così! Talune trasgressioni purtroppo la debolezza umana le produce, ma la nostra cultura le condanna e tantomeno le assurge a modello.
giovedì 20 gennaio 2011
MOSE: disinformazione continua (Federico Antinori)
A cura del Magistrato alle Acque/Consorzio Venezia Nuova, è stato, nei giorni scorsi, allegato ai principali quotidiani (Corriere della Sera, Gazzettino e Nuova Venezia) un patinato opuscolo sul MOSE (il sistema di paratie mobili che dovrebbe tutelare Venezia e la laguna dalle acque alte).
In questa pubblicazione si afferma che “Il MOSE può fronteggiare tutte le acque alte (destinate a diventare sempre più frequenti ed intense): sia quelle eccezionali che producono effetti devastanti per la città e l’ecosistema, sia quelle più frequenti che provocano continui disagi e un progressivo degrado del patrimonio architettonico e dell’ambiente”. Non è la prima volta che il Magistrato e il Consorzio cercano di far passare questo concetto. Qualche anno fa, ad esempio, anche su National Geographic (versione italiana) è comparsa una doppia pagina pubblicitaria in cui si affermava che “A Venezia si sta realizzando il MOSE: la città e la laguna saranno al sicuro da tutte le acque alte”.
In questa pubblicazione si afferma che “Il MOSE può fronteggiare tutte le acque alte (destinate a diventare sempre più frequenti ed intense): sia quelle eccezionali che producono effetti devastanti per la città e l’ecosistema, sia quelle più frequenti che provocano continui disagi e un progressivo degrado del patrimonio architettonico e dell’ambiente”. Non è la prima volta che il Magistrato e il Consorzio cercano di far passare questo concetto. Qualche anno fa, ad esempio, anche su National Geographic (versione italiana) è comparsa una doppia pagina pubblicitaria in cui si affermava che “A Venezia si sta realizzando il MOSE: la città e la laguna saranno al sicuro da tutte le acque alte”.
domenica 9 gennaio 2011
Salvatore Lihard "Al Lido è stato tolto molto"
IL GAZZETTINO 9 Gennaio 2011
In una recente intervista sul Gazzettino (2 gennaio 2011) il Direttore Generale Padoan della Ulss 12 affermava: “Al Lido non ho tolto nulla”. Vorremmo restare allora ai fatti e attenerci al detto “verba volant, scripta manent”.
Nel novembre 2002 la Giunta regionale deliberò un drastico taglio di posti letto (da 1.456 a 1.061) per la Ulss 12, chiudendo definitivamente l’Ospedale al Mare comprese le ultime Divisioni per degenze di Lungodegenza e Reumatologia. A fronte delle proteste dei cittadini la Regione decise di rafforzare i servizi socio-sanitari dell’isola, ma anche delle aree del Distretto 2, con l’impegno di: restaurare tutto il Padiglione Rossi (Monoblocco) e lì concentrare tutti i servezi; mantenere il Suemcon 2 posti letto di Terapia sub-intensiva (come strutture di stabilizzazione dei codici rossi non trasportabili e di supporto al Day-surgery); 2 autoambulanze e una idroambulanza fissa a San Nicolò;
Antonio Padoan: "Al Lido non ho tolto nulla"
IL GAZZETTINO 2 Gennaio 2011
Antonio Padoan:
«La situazione attuale per la vendita dell'ex ospedale al mare? La stessa che io avevo indicato quattro anni fa». Ora che l'operazione di vendita è stata ufficializzata, il direttore generale dell'Ulss 12, Antonio Padoan può togliersi, pur con eleganza e senza voler fare polemica, qualche sassolino dalla scarpa. Fin dall'inizio è stato lui, tra i primi, ad indicare la strada: vendere l'ex ospedale al mare, e dai padiglioni vuoti dell'ex ospedale al mare, tirare fuori i fondi per realizzare il nuovo Palacinema. Tanto che, nella prima procedura, era proprio l'Ulss 12 a fungere da "stazione appaltante". Negli ultimi tempi ha seguito, in silenzio l'evolversi degli eventi. «Sarebbe stato assurdo - ricorda Padoan - lasciare, senza fare nulla, strutture e metri cubi abbandonati da decenni e, invece, rischiare di perdere la Mostra del cinema, tra le manifestazioni più importanti del mondo, fondamentale per il Lido. Lo dissi quattro anni fa. E oggi si arriva alla conclusione che avevo prospettato».
Antonio Padoan:
«La situazione attuale per la vendita dell'ex ospedale al mare? La stessa che io avevo indicato quattro anni fa». Ora che l'operazione di vendita è stata ufficializzata, il direttore generale dell'Ulss 12, Antonio Padoan può togliersi, pur con eleganza e senza voler fare polemica, qualche sassolino dalla scarpa. Fin dall'inizio è stato lui, tra i primi, ad indicare la strada: vendere l'ex ospedale al mare, e dai padiglioni vuoti dell'ex ospedale al mare, tirare fuori i fondi per realizzare il nuovo Palacinema. Tanto che, nella prima procedura, era proprio l'Ulss 12 a fungere da "stazione appaltante". Negli ultimi tempi ha seguito, in silenzio l'evolversi degli eventi. «Sarebbe stato assurdo - ricorda Padoan - lasciare, senza fare nulla, strutture e metri cubi abbandonati da decenni e, invece, rischiare di perdere la Mostra del cinema, tra le manifestazioni più importanti del mondo, fondamentale per il Lido. Lo dissi quattro anni fa. E oggi si arriva alla conclusione che avevo prospettato».
sabato 8 gennaio 2011
Bandiera Nera
Ho letto l’articolo “Scarico a rischio sulle spiagge” giustamente ci sono preoccupazioni per la balneazione e la pesca. Ma credo che non ci sia da preoccuparsi in quanto fra qualche anno, se tutti questi progetti andranno avanti, non ci sarà più né balneazione né pesca. Nell’articolo ci siamo dimenticati di scrivere che proprio a fianco delle spiagge verrà costruito il più grande porto turistico d’Europa ? L’inquinamento che procureranno 1700 imbarcazione (motori, carburanti, scarichi ecc.) daranno il colpo di grazia al mare del Lido. Se poi i progetti prevederanno anche impianti di condizionamento “marini” ed altre diavolerie, penso che passeremo dalla bandiera blu al divieto di balneazione.
A sud gli scarichi da Fusina, a nord il porto turistico, sarebbe questo il “rinascimento del Lido” ?
A sud gli scarichi da Fusina, a nord il porto turistico, sarebbe questo il “rinascimento del Lido” ?
venerdì 7 gennaio 2011
VENEZIA VAL BENE una Mostra (da L'Espresso)
In cambio dei fondi per il palazzo del Cinema via libera al progetto per il nuovo Lido: abitazioni e la darsena più grande d'Europa. Tutto con il metodo Grandi Eventi. Appalti ai soliti noti e a un prezzo di favore
DI GIANFRANCESCO TURANO
I metodo Grandi Eventi ha fallito ma non è finito. L'uscita di scena della Cricca e del re della Protezione Civile, Guido Bertolaso, i disastri alla Maddalena o a Firenze non sono bastati. La sera del 30 dicembre, mentre l'Italia si interrogava se puntare sul capitone o sul cotechino con lenticchie, è stata rifatta la mappa del Lido di Venezia. Progetti ad alto impatto sul sistema lagunare sono stati
approvati a trattativa privata in un paio d'ore, con la firma del
commissario straordinario per il nuovo palazzo dcl Cinema Vincenzo Spaziante, veneziano di anagrafe e calabrese di formazione. Con 6 I milioni di curo una cordata di imprenditori si c assicurata l'ex Ospedale al Mare dcl Lido e la nuova darsena turistica da costruire a San Nicolò davanti alle dighe mobili del Mose. Sarà il porto turistico più grande d'Europa con 1.500 posti barca, 750 posti auto, più ristoranti, negozi, yacht club, spa e palestre su un'area di 200 mila metri quadrati a terra e 480 mila a mare. L'insieme dei due progetti comporterà un aumento della popolazione del Lido da 18 mila a un massimo di 30 mila abitanti. Non è un cambiamento da poco per l'isola che separa Venezia dal mare aperto. Dati i prezzi, sembra un ottimo affare. Lc aree da privatizzare del Lido, in origine, erano quotate 113 milioni di curo. Poi la gara del 2009 è stata annullata dal sindaco Giorgio Orsoni, c'e stato uno spezzatino, qualche cubatura e stata ridotta, l'asta del 21 dicembre è andata deserta e così si è arrivati ai 61 milioni di una settimana fa.
approvati a trattativa privata in un paio d'ore, con la firma del
commissario straordinario per il nuovo palazzo dcl Cinema Vincenzo Spaziante, veneziano di anagrafe e calabrese di formazione. Con 6 I milioni di curo una cordata di imprenditori si c assicurata l'ex Ospedale al Mare dcl Lido e la nuova darsena turistica da costruire a San Nicolò davanti alle dighe mobili del Mose. Sarà il porto turistico più grande d'Europa con 1.500 posti barca, 750 posti auto, più ristoranti, negozi, yacht club, spa e palestre su un'area di 200 mila metri quadrati a terra e 480 mila a mare. L'insieme dei due progetti comporterà un aumento della popolazione del Lido da 18 mila a un massimo di 30 mila abitanti. Non è un cambiamento da poco per l'isola che separa Venezia dal mare aperto. Dati i prezzi, sembra un ottimo affare. Lc aree da privatizzare del Lido, in origine, erano quotate 113 milioni di curo. Poi la gara del 2009 è stata annullata dal sindaco Giorgio Orsoni, c'e stato uno spezzatino, qualche cubatura e stata ridotta, l'asta del 21 dicembre è andata deserta e così si è arrivati ai 61 milioni di una settimana fa.
LIDO DI VENEZIA UNO SCANDALO BIPARTISAN di Edoardo Salzano
Ciò che sta accadendo al Lido di Venezia è l’illustrazione di un modello di uso del territorio e di sviamento dei poteri tipico dell’Italia d’oggi. É caratterizzato da un connubio tra cultura e affari del quale il turismo e l’immobiliarismo costituiscono il cemento. É promosso e sostenuto da uno schieramento politico bipartisan, nel quale il promotore è nel centrosinistra veneziano.
Il connubio tra cultura e affari non è nuovo a Venezia. Ma diventa uno strumento di governo alla fine del secolo breve. Risale agli anni novanta, quando nella prima giunta Cacciari (1993-1997) divenne assessore alla cultura Gianfranco Mossetto, docente di scienza delle finanze a Ca’ Foscari, più tardi (2003) fondatore, e da allora presidente, della società di gestione finanziaria EstCapital «attiva nella gestione dei fondi immobiliari e nei servizi connessi alle attività immobiliari» .
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