Si è svolta domenica 13 febbraio l'edizione di "Bicidinverno" biciescursione ambientalista organizzata dalla FIAB di Mestre, ospite delle Associazioni "Rocchetta e dintorni" e "Difesa dei Murazzi", associazioni appartenenti al Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido.
lunedì 14 febbraio 2011
domenica 13 febbraio 2011
Lettera ai giornali di Salvatore Lihard per il Movimento per la Difesa della Sanità veneziana
Qualche settimana fa, i giornali locali opportunamente hanno riportato la notizia che il San Camillo a Lido, a partire dal 1° marzo di quest'anno, non erogherà più esami di risonanza magnetica in convenzione, dopo un anno di sperimentazione. Brutta notizia. Soprattutto se si rileva che dal 1 marzo al 30 settembre del 2010, l'Istituto ha effettuato mediamente 220 risonanze al mese, e con una previsione per l'anno in corso di 2.000 prestazioni annue.
COMUNICATO STAMPA del COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE DEL LIDO DI VENEZIA
Da Parco delle Rose a Parco del cemento
A giorni la Conferenza dei Servizi deciderà sul progetto relativo ad un’importante area del Lido di Venezia, il Parco delle Rose; ancora una volta senza che la cittadinanza ne abbia potuto prendere visione e in totale deroga a norme e passaggi istituzionali, stante l’assurdo commissariamento dell’isola da parte della Protezione Civile.
Da quanto ci è dato conoscere, il progetto -presentato da una società privata acquirente dell’area, che avrà destinazione residenziale e commerciale- è inaccettabile, con una cementificazione pesante e la distruzione di tutta la pregevole vegetazione esistente. I nuovi volumi, rappresentati da due imponenti edificazioni laterali con al centro una sorta di torre visibile anche da Santa Maria Elisabetta, saranno più di cinque volte superiori agli esistenti, con la creazione anche di due piani interrati (in uno un supermercato e nell’altro un garage sia ad uso pubblico che privato), che crediamo in contrasto con il Piano regionale Tutela Acque e insostenibile in una zona così densamente urbanizzata.
A giorni la Conferenza dei Servizi deciderà sul progetto relativo ad un’importante area del Lido di Venezia, il Parco delle Rose; ancora una volta senza che la cittadinanza ne abbia potuto prendere visione e in totale deroga a norme e passaggi istituzionali, stante l’assurdo commissariamento dell’isola da parte della Protezione Civile.
Da quanto ci è dato conoscere, il progetto -presentato da una società privata acquirente dell’area, che avrà destinazione residenziale e commerciale- è inaccettabile, con una cementificazione pesante e la distruzione di tutta la pregevole vegetazione esistente. I nuovi volumi, rappresentati da due imponenti edificazioni laterali con al centro una sorta di torre visibile anche da Santa Maria Elisabetta, saranno più di cinque volte superiori agli esistenti, con la creazione anche di due piani interrati (in uno un supermercato e nell’altro un garage sia ad uso pubblico che privato), che crediamo in contrasto con il Piano regionale Tutela Acque e insostenibile in una zona così densamente urbanizzata.
Presentazione PAT 2011- Osservazioni di Giovanni Battista Vianello Presidente Comitato Revisione Viabilità Lido
Privi di documentazione malgrado la volontà partecipativa, affrontiamo Il PAT sulla scorta di quanto enunciato dall’Assessore Ezio Micelli in sede Municipale del Lido, seguendo, per quanto possibile, il filo della sua esposizione.
Centralità ambientale, futuro sostenibile, cinture verdi e blu sono, a nostro avviso, pacchetti vuoti se non si chiarisce senza eufemismi da dove si vuole partire e dove si vuole arrivare.
giovedì 10 febbraio 2011
Nemmeno un fiore per i garibaldini di Cristina Romieri
Pochi giorni fa in un telegiornale ho visto le desolate immagini di un cimitero ligure dove sono sepolti più di cento garibaldini. Per le loro tombe non è previsto alcun restauro né alcuna valorizzazione nell'ambito delle tante iniziative e somme stanziate per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia, quella costruita con la loro vita. Con amarezza ho pensato al nuovo Palazzo del Cinema al Lido di Venezia, opera inserita nelle celebrazioni ma che non sarà finita in tempo: è ancora una voragine (al posto di un centinaio di pini marittimi abbattuti). E alle recenti dichiarazioni del presidente della Biennale, Paolo Baratta: «Sono d'accordo che ci sia solo una sala da 2.000 posti». Con indignazione ho pensato a quanto è già costata questa «sola sala», forse un pretesto per dare l'intera isola in mano ad un commissario della Protezione Civile (ma dove sta l'emergenza e l'eccezionalità?), per svenderla ai privati, con progetti che devasteranno il suo particolare territorio fra mare e laguna. Con rabbia ho pensato allo squallore dell'operato della «cricca» legata al G8 ma anche al nuovo Palazzo del Cinema (Della Giovampaola, De Santis, Balducci, peraltro acriticamente difeso dal ministro Giancarlo Galan dopo l'ultima pubblicazione delle intercettazioni che li coinvolgono): affari, tangenti, hotel e cene di lusso e le immancabili escort. Per quelle tombe neanche un fiore. Ma i semi di giustizia e libertà gettati da quelle camice rosse germoglieranno sempre. Non cosi il cemento e il malaffare
venerdì 4 febbraio 2011
COMUNICATO STAMPA del COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE DEL LIDO DI VENEZIA
Il “Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido di Venezia” ribadisce il proprio no alla ventilata iniziativa di affidare al signor Lele Mora ed al suo codazzo di nani e ballerine il cosidetto rilancio dell’isola, è il momento di dire chiaramente no alle esibizioni pecorecce proposte come cultura e no alla confusione dei ruoli: un manager è cosa diversa da un impresario di escort.
Il lido ha bisogno del primo: il secondo se ne stia a casa, plaudiamo alla netta presa di posizione dell’assessore alla cultura Tiziana Agostini ed invitiamo il sindaco Orsoni a seguire l’esempio di Cortina e dichiarare il signor Lele Mora “persona non gradita”.
Per quanto ci riguarda continueremo a denunciare tutti gli inquinamenti che minacciano il Lido: dall’amianto al cemento ed ora anche l’inquinamento dei valori culturali ed etici che costituiscono patrimonio irrinunciabile di ciascuno di noi.
Lido di Venezia, 3 febbraio 2011
martedì 1 febbraio 2011
Risposta all'editoriale del Gazzettino (di Gianni Vianello)
Gentile Direttore, mi consenta di replicare al suo editoriale di domenica 23 gennaio perché la sua tifoseria per un soggetto che smargina gagliardamente tra la sfera pubblica e privata ha aumentato il mio disorientamento. Già l’affermazione che il Signor Silvio Berlusconi possa legittimamente avere la vita sessuale che preferisce, mi ha lasciato perplesso. L’assunto farebbe pensare che ogni barbone che s’infila le mani dentro i pantaloni davanti alle scuole, così come quel padre perverso che spia la figlioletta sotto la doccia, possano esser giustificati. Non è proprio così! Talune trasgressioni purtroppo la debolezza umana le produce, ma la nostra cultura le condanna e tantomeno le assurge a modello.
Iscriviti a:
Post (Atom)