150° Unità d’Italia Lido di Venezia -
Nuovo Palazzo del Cinema ed altri interventi correlati
il Commissario delegato nega l’informazione ambientale chiesta dal Coordinamento Ass. Ambient. del Lido la Commissione Nazionale per l’accesso ai documenti amministrativi accoglie il ricorso del Coordinamento il Commissario dovrà fornire quanto richiesto Il Coordinamento ha rivolto il 18 agosto al Commissario, dott. Spaziante, istanza di accesso all’informazione ambientale (garantita dal decreto legislativo 195/2005, in conformità alla direttiva europea 2003/4/CE) per ottenere copia della documentazione tecnica, economica ed amministrativa concernente il beneficio pubblico concernente i diversi progetti ambientalmente rilevanti approvati nell’ambito delle procedure commissariali (Hotel Des Bains ed Excelsior; Staff Hause; Forte di Malamocco; spiagge Des Bains, Excelsior e Quattro Fontane; Lungomare D’Annunzio e Marconi. La Conferenza di Servizi tenutasi il 23 settembre 2009 aveva infatti stabilito che dovevano essere stabiliti i termini quantitativi della congruità economica del beneficio pubblico che doveva essere riconosciuto per tali interventi.
Il Commissario aveva risposto con una nota del 30 agosto definendo non accoglibile la richiesta sostenendo che il diritto all’informazione ambientale non potrebbe dar luogo ad un “indiscriminato controllo generalizzato …. attribuendo ad una associazione privata poteri ispettivi … “ (richiamando in tal senso una sentenza di un Tribunale Amministrativo), e che la richiesta del Coordinamento era “caratterizzata da una formulazione eccessivamente generalizzata”. Il Coordinamento ha fatto appello, nei modi di legge, in data 21 settembre, alla superiore Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi di cui all’art. 27 della legge 241/1990, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il ricorso deciso dalla Commissione in data 8 novembre, dopo aver acquisito una memoria dello stesso Commissario, è stato ora comunicato al Coordinamento con nota datata 21 novembre. Esso è pienamente favorevole a quanto sostenuto dal Coordinamento: il rigetto della richiesta di accesso all’informazione ambientale non era affatto giustificato: nell’informazione ambientale rientrano anche gli aspetti economici connessi alle misure amministrative che possono incidere sull’ambiente e l’oggetto della domanda era sufficientemente individuato; neppure il richiamo ad un possibile controllo generalizzato dell’operato della Pubblica Amministrazione può giustificare il diniego di documentazione ambientale. Il Commissario dovrà pertanto esaudire tempestivamente la richiesta del Coordinamento. Un analogo fronte è intanto ancora aperto. Il Coordinamento aveva chiesto con nota dell’8 agosto analoga informazione ambientale in merito al rinvenimento di amianto nel cantiere del Nuovo Palazzo del Cinema. Ed aveva ricevuto in risposta un invito ad un incontro con il Direttore dei Lavori, ing. Cattani, che ha effettivamente avuto luogo il giorno 6 ottobre e protrattosi per alcune ore, senza dar luogo, in quell’occasione e in seguito, al rilascio di alcuna documentazione. Il 9 novembre il Coordinamento ha dunque formalizzato un nuovo ricorso alla Commissione Nazionale.
Il Commissario aveva risposto con una nota del 30 agosto definendo non accoglibile la richiesta sostenendo che il diritto all’informazione ambientale non potrebbe dar luogo ad un “indiscriminato controllo generalizzato …. attribuendo ad una associazione privata poteri ispettivi … “ (richiamando in tal senso una sentenza di un Tribunale Amministrativo), e che la richiesta del Coordinamento era “caratterizzata da una formulazione eccessivamente generalizzata”. Il Coordinamento ha fatto appello, nei modi di legge, in data 21 settembre, alla superiore Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi di cui all’art. 27 della legge 241/1990, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il ricorso deciso dalla Commissione in data 8 novembre, dopo aver acquisito una memoria dello stesso Commissario, è stato ora comunicato al Coordinamento con nota datata 21 novembre. Esso è pienamente favorevole a quanto sostenuto dal Coordinamento: il rigetto della richiesta di accesso all’informazione ambientale non era affatto giustificato: nell’informazione ambientale rientrano anche gli aspetti economici connessi alle misure amministrative che possono incidere sull’ambiente e l’oggetto della domanda era sufficientemente individuato; neppure il richiamo ad un possibile controllo generalizzato dell’operato della Pubblica Amministrazione può giustificare il diniego di documentazione ambientale. Il Commissario dovrà pertanto esaudire tempestivamente la richiesta del Coordinamento. Un analogo fronte è intanto ancora aperto. Il Coordinamento aveva chiesto con nota dell’8 agosto analoga informazione ambientale in merito al rinvenimento di amianto nel cantiere del Nuovo Palazzo del Cinema. Ed aveva ricevuto in risposta un invito ad un incontro con il Direttore dei Lavori, ing. Cattani, che ha effettivamente avuto luogo il giorno 6 ottobre e protrattosi per alcune ore, senza dar luogo, in quell’occasione e in seguito, al rilascio di alcuna documentazione. Il 9 novembre il Coordinamento ha dunque formalizzato un nuovo ricorso alla Commissione Nazionale.