IL GAZZETTINO 2 Gennaio 2011
Antonio Padoan:
«La situazione attuale per la vendita dell'ex ospedale al mare? La stessa che io avevo indicato quattro anni fa». Ora che l'operazione di vendita è stata ufficializzata, il direttore generale dell'Ulss 12, Antonio Padoan può togliersi, pur con eleganza e senza voler fare polemica, qualche sassolino dalla scarpa. Fin dall'inizio è stato lui, tra i primi, ad indicare la strada: vendere l'ex ospedale al mare, e dai padiglioni vuoti dell'ex ospedale al mare, tirare fuori i fondi per realizzare il nuovo Palacinema. Tanto che, nella prima procedura, era proprio l'Ulss 12 a fungere da "stazione appaltante". Negli ultimi tempi ha seguito, in silenzio l'evolversi degli eventi. «Sarebbe stato assurdo - ricorda Padoan - lasciare, senza fare nulla, strutture e metri cubi abbandonati da decenni e, invece, rischiare di perdere la Mostra del cinema, tra le manifestazioni più importanti del mondo, fondamentale per il Lido. Lo dissi quattro anni fa. E oggi si arriva alla conclusione che avevo prospettato».
C'è un altro punto, sempre sostenuto da Padoan, che oggi trova attuazione: l'ipotesi di accentrare al San Camillo e al Carlo Steeb tutte le funzioni sanitarie. Ma quando lo disse si scatenò una bufera. «La realtà è che l'ospedale al mare non c'è più. Non certo da oggi, ma da decenni. E la sanità è cambiata. Una cosa è sicura: quando sono arrivato io, dieci anni fa, alla guida dell'Ulss 12, l'ospedale al mare, di fatto, era già chiuso».
Eppure, il nome di Padoan al Lido innesca subito polemiche. «Ma - riprende il direttore generale dell'Ulss 12 - i fatti dimostrano chiaramente che, nella mia gestione, il Lido non ha perso nessun servizio. L'unica cosa che ho chiuso io è stato il reparto di Lungodegenza, ma non è che l'ospedale al mare avesse reparti come Chirurgia o Medicina, propri di un ospedale vero. Lungodegenza era una sorta di casa di riposo. Ma, nella mia gestione, il livello di assistenza sanitaria al Lido non è diminuito. Si è semplicemente razionalizzato un progetto già in corso».
Ora in tanti si chiedono che ne sarà della sanità futura del Lido e come si arriverà al trasloco del monoblocco. «Siamo in attesa che la Regione faccia le nuove schede. Alla luce di queste vedremo».
Alcuni sostengono che lei sia sul piede di partenza. «Non so nulla, quando e se verrò messo al corrente di qualcosa deciderò. Ho detto che sono in uscita semplicemente perché la legge prevede che, dopo due mandati, uno non possa più essere riconfermato. Ma questo lo prevede la legge. Ho anche aggiunto che intendo portare a termine il mio mandato. E, sia per Venezia che per Chioggia, ho altri due anni di contratto».
Antonio Padoan:
«La situazione attuale per la vendita dell'ex ospedale al mare? La stessa che io avevo indicato quattro anni fa». Ora che l'operazione di vendita è stata ufficializzata, il direttore generale dell'Ulss 12, Antonio Padoan può togliersi, pur con eleganza e senza voler fare polemica, qualche sassolino dalla scarpa. Fin dall'inizio è stato lui, tra i primi, ad indicare la strada: vendere l'ex ospedale al mare, e dai padiglioni vuoti dell'ex ospedale al mare, tirare fuori i fondi per realizzare il nuovo Palacinema. Tanto che, nella prima procedura, era proprio l'Ulss 12 a fungere da "stazione appaltante". Negli ultimi tempi ha seguito, in silenzio l'evolversi degli eventi. «Sarebbe stato assurdo - ricorda Padoan - lasciare, senza fare nulla, strutture e metri cubi abbandonati da decenni e, invece, rischiare di perdere la Mostra del cinema, tra le manifestazioni più importanti del mondo, fondamentale per il Lido. Lo dissi quattro anni fa. E oggi si arriva alla conclusione che avevo prospettato».
C'è un altro punto, sempre sostenuto da Padoan, che oggi trova attuazione: l'ipotesi di accentrare al San Camillo e al Carlo Steeb tutte le funzioni sanitarie. Ma quando lo disse si scatenò una bufera. «La realtà è che l'ospedale al mare non c'è più. Non certo da oggi, ma da decenni. E la sanità è cambiata. Una cosa è sicura: quando sono arrivato io, dieci anni fa, alla guida dell'Ulss 12, l'ospedale al mare, di fatto, era già chiuso».
Eppure, il nome di Padoan al Lido innesca subito polemiche. «Ma - riprende il direttore generale dell'Ulss 12 - i fatti dimostrano chiaramente che, nella mia gestione, il Lido non ha perso nessun servizio. L'unica cosa che ho chiuso io è stato il reparto di Lungodegenza, ma non è che l'ospedale al mare avesse reparti come Chirurgia o Medicina, propri di un ospedale vero. Lungodegenza era una sorta di casa di riposo. Ma, nella mia gestione, il livello di assistenza sanitaria al Lido non è diminuito. Si è semplicemente razionalizzato un progetto già in corso».
Ora in tanti si chiedono che ne sarà della sanità futura del Lido e come si arriverà al trasloco del monoblocco. «Siamo in attesa che la Regione faccia le nuove schede. Alla luce di queste vedremo».
Alcuni sostengono che lei sia sul piede di partenza. «Non so nulla, quando e se verrò messo al corrente di qualcosa deciderò. Ho detto che sono in uscita semplicemente perché la legge prevede che, dopo due mandati, uno non possa più essere riconfermato. Ma questo lo prevede la legge. Ho anche aggiunto che intendo portare a termine il mio mandato. E, sia per Venezia che per Chioggia, ho altri due anni di contratto».