giovedì 12 maggio 2011

COMUNICATO STAMPA del COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE DEL LIDO DI VENEZIA

 del 12 maggio 2011
 
 
Il Coordinamento delle Associazioni ambientaliste del Lido, condividono le dichiarazioni del Ministro Galan rilasciate a Cannes per cui serve coraggio e umiltà e nuova idea per una proposta progettuale per il Palazzo del Cinema a Lido.
     Bisogna immediatamente abbandonare questa sciagurata deriva progettuale (eravamo stati facili profeti all'indomani dell'abbattimento dei 130 alberi a latere del palazzo del cinema, vedi il dossier sul site www.altrolido.com) di perseguire a consumare soldi pubblici per un'opera pubblica che sin dall'inizio ha suscitato contestazioni, sprechi, arresti, non condivisione da parte dell'opinione pubblica.
    Bisogna immediatamente chiudere il grande fosso e ripristinare l'originario paesaggio della pineta.
    Bisogna immediatamente rilanciare la Mostra del Cinema, prima che sia troppo tardi, pianificando ed ottimizzando al massimo i pochi spazi a disposizione della Biennale.
    Bisogna immediatamente rilanciare a Lido l'attività convegnistica, da troppi mesi assenti proprio per la presenza ingombrante dei cantieri.
    Bisogna immediatamente restuire ai lidensi aree «sequestrate» per far posto ai cantieri (area «curva della morte» a Malamocco, area ex lagunari in via Selva).
    Bisogna immediatamente ripristinare il doppio senso di marcia in lungomare Marconi per non «appesantire» l'unica arteria di via Sandro Gallo.
    Bisogna immediatamente proporre un'idea diversa di sviluppo (l'operazione dei grandi alberghi Des Bain ed Excelsior hanno già prodotto la perdita non solo di 250 lavoratori ma addirittura di professionalità che ovviamente hanno deciso altri lidi.
    Bisogna immediatamente rilanciare gli altri due temi del protocollo d'intesa del maggio 2007, anch'essi, come il nuovo palazzo del cinema, falliti:
 il potenziamento dei servizi socio-sanitari dell'isola (dove sono finiti i 23 milioni di euro finalizzati secondo l'art.3, 8 e 9 del protocollo?);
 la riqualificazione dell'isola che non significa svendita di enormi aree per finalità speculative/immobiliari che nulla hanno a che fare con l'interesse pubblico (Forte di Malamocco, Parco delle Rose, Porto turistico, ecc.).
Riqualificare significa anche proporre idee, sintesi della partecipazione della comunità, delle categorie, dell'amministrazione pubblica per un altro Lido possibile e sostenibile e rilanciato con le sue grandi e preziose valenze turistico-ricettive-naturalistiche.
Per fare tutto ciò non serve assolutamente il Commissario Straordinario; il 150° a Lido sarà ricordato con la nostra mesta cerimonia di inaugurazione di un'opera che ormai non sarà più completata e che ci farà VERGOGNARE.

    Coordinamento Associazioni ambientaliste del Lido
 
   12 maggio 2011