lunedì 5 luglio 2010

SCUSE E PRECISAZIONI

Il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido si scusa per l’inesattezza della notizia relativa all’abbattimento della Chiesetta del Forte di Malamocco. La segnalazione che ci è giunta ha ovviamente equivocato tra Chiesetta e Cappella.

D’altra parte non è stato possibile constatare di persona la situazione in quanto la Est Capital lavora qui al Lido in cantieri blindati dove è impossibile entrare, alla faccia della trasparenza tanto sbandierata. All’Hotel Des Bains, ad esempio, prima di iniziare i lavori di ristrutturazione e di parziale modifica di cambio d’uso a residenza,  è stata sistemata  un’alta  staccionata  in tutto il perimetro del parco, i cancelli sono stati  sostituiti con paratie elettriche che vengono aperte esclusivamente per il  passaggio dei veicoli della ditta alla presenza di uno o due custodi che si affrettano a controllare che nessuno guardi all’interno richiudendole subito.
Nonostante le promesse e le assicurazioni, non c’è stata alcuna presentazione agli abitanti, neanche a quelli dello stesso borgo di Malamocco, né da parte delle istituzioni, né da parte del Commissario delegato Spaziante, né dalla stessa Est Capital, del progetto relativo al Forte e degli altri che interessano aree di estrema importanza (ex Ospedale al Mare, Parco della Favorita, il prossimo cantiere in via Selva per lo smaltimento dell’amianto ritrovato durante gli scavi del nuovo Palazzo del Cinema, i lungomari, ecc.).
Al di là dell’equivoco tra Chiesetta e Cappella, resta immutato il senso dell’esposto presentato ieri alla Procura della Repubblica, che chiede la verifica della sussistenza di illeciti penali nella realizzazione dell’intero progetto di Forte Malamocco. Così come di quello presentato in marzo relativo alla costruzione del nuovo Palazzo del Cinema, alle competenze del Commissario delegato della Protezione Civile Vincenzo Spaziante (successivamente allargate a tutta l’isola), all’operazione di acquisto e vendita dell’ex Ospedale al Mare,  ecc..
Ribadiamo che il Forte, costruito intorno al 1847 dall’impero asburgico, incastonato tra il mare e l’antico borgo di Malamocco, è sottoposto alle disposizioni della legge 1° giugno 1939 n. 1089 (ora decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”)ed è tutelato anche dal PALAV (Piano di Area della Laguna e dell'Area Veneziana) essendo compreso nell'elenco delle fortificazioni. L’art. 32 delle Norme di Attuazione recita  “…sono consentiti esclusivamente interventi di manutenzione e restauro e devono essere mantenuti i caratteri significativi del contesto storico-paesistico…