martedì 4 maggio 2010

FERMIAMO SUBITO QUEL PROGETTO


Ormai quel che è fatto è fatto, la vela rimarrà tale. Questo quanto è stato detto dall'assessore alla mobilità in merito alla ristrutturazione del terminai del piazzale Santa Maria Elisabetta al Lido di Venezia, Ormai non si può più intervenire. Allora vorrei richiamare l'attenzione dell'assessore anche sul progetto del piazzale. Non ricadiamo nello stesso errore del terminal.
Il piazzale non è stato ancora toccato. C'è ancora tempo per fermare il progetto prima che diventi irreversibile. Si devono assolutamente rivedere due punti essenziali del progetto: il primo, la viabilità sia dei mezzi motorizzati che delle biciclette e dei pedoni, cosa che a parere di molti è stata risolta in modo molto superficiale ed anche, per altri esperti, in modo errato e assurdo (vedi ponticello sull'acqua). La seconda, ma quella che sta più a cuore agli ambientalisti, è quella dell'abbattimento della vegetazione delle aiuole di tutto il piazzale che è previsto dal progetto. Addirittura l'aiuola principale, con una meravigliosa magnolia e con varie specie di vegetazione, verrebbe spostata di pochi metri con l'abbattimento degli alberi contenuti nella rotonda.
Il piazzale, come previsto, dovrà essere rialzato ma tutte le aiuole si trovano già molto più alte del livello stradale e anche più alte delle nuove opere di cemento del terminai, quindi non ci sono scuse, possono restare dove sono. In tutto il mondo quando vengono costruite piazze e strade non si abbatte il verde, ma si progetta in modo che ci sia coesistenza tra alberi e opere architettoniche.
Non vorrei poi pi ascoltare la barzelletta che ad ogni abbattimento corrisponderà un impianto dello stesso numero di alberi alle Terre perse come abbiamo in passato sentito dire! L'appello non va solo indirizzato all'assessore alla mobilità ma anche al neoeletto Presidente della municipalità che con la sua personale esperienza di viabilità del Lido dovrà per forza intervenire per variare questo progetto e, per quanto riguarda gli alberi, questo sarà il primo esame per valutare l'anima ambientalista della nuova amministrazione locale.