venerdì 23 aprile 2010

VIA SELVA E L'AMIANTO

E’ urgente che i cittadini del Lido vengano a conoscenza che è intenzioni della Est-Capital, società capofila delle ditte costruttrici del nuovo palazzo del cinema al Lido di Venezia di occupare la parte restante del campo ex lagunari in via Selva (fronte imbarco ferry boat) per la costruzione di un grande sito di stoccaggio e di lavorazione del materiale di scavo per procedere alla cernita dell’eternit contenente amianto per il relativo invio per lo smaltimento.
Le Associazioni Ambientaliste del Lido sono state sempre contrarie ad ogni occupazione di verde ed in particolare hanno protestato quando quest’area verde veniva invasa sfrattando, i giovani che svolgevano spontanea attività sportiva, adesso si vedono ancor più in disaccordo con quanto annunciato.
Ora il problema molto più grave è l’amianto.
Alle trattative con le parti in causa, il coordinamento della associazioni ambientaliste e le altre associazioni di consumatori avevano previsto che questo tipo di lavorazione avrebbe richiesto un’opera imponente a causa del pericolo di contaminazione atmosferica di pulviscolo di amianto ed era quindi da scartare a priori essendo situato in centro abitato. I tecnici però avevano sottovalutato i rischi parlando solo di un capannone dove si poteva lavorare senza problemi di inquinamento. Adesso invece si parla di vasca di cemento con copertura ermetica, aspiratori ecc. ecc.
Ancora una volta vengono prese decisioni unilateralmente senza sentire i cittadini. La sensibilità della popolazione del Lido sull’argomento amianto è notevole. Si resta ancora increduli che malgrado tutti i carotaggi eseguiti prima del taglio della pineta e malgrado la memoria storica degli abitanti vicini che sapevano della presenza d’amianto, i lavori siano continuati imperterrito.
La sensibilità della popolazione del Lido sull’argomento amianto è notevole. E’ stato semplicissimo raccogliere 1600 firme per chiedere lo smaltimento dell’eternit dalle spiagge. Il problema è molto sentito, perciò è necessario che si trovi un’altra soluzione e si trasferisca il progetto fuori dall’isola e in posti non abitati.