lunedì 12 aprile 2010

IL CIRCO RIMANE UNA CRUDELTA' (Cristina Romieri)

Anche se le istituzioni competenti sanciranno la legittimità dello stazionamento nei suoi vari aspetti del Gran Circo Martini, con animali al seguito, in questi giorni al Lido di Venezia, resta l'indignazione per l'ennesimo esempio di inciviltà e mancanza di rispetto verso i nostri coabitanti del pianeta.
Un penoso spettacolo, sovvenzionato con fondi pubblici, reso ancor pi triste e diseducativo dalla vicinanza con un asilo, costruito sulla sofferenza di altri esseri viventi: per la detenzione in un ambiente e in un clima ben diverso dal proprio naturale, per la costrizione a lunghi spostamenti e ad anomale esibizioni, basate su violenti addestramenti; senza contare, per gli animali non nati in cattività, le crudeli catture. Sappiamo esser presente un elefante; l'altro animale esotico, un ippopotamo, ha finito la sua infelice vita circa un mese fa. Nel sito del Governo troviamo le «Linee Guida per il mantenimento degli animali nei circhi» elaborate nel 2006 dalla Com missione Scientifica del Cites: leggiamo, per gli elefanti, che non può essere ammessa la detenzione di un singolo animale, che la temperatura deve superare i 15°C, che la struttura esterna deve essere di 100 mq., eccetera. Indicazioni sicuramente non rispettate e di cui chiediamo il recepimento alla nuova futura amministrazione comunale (nel rispetto anche degli ordini del giorno votati dal Consiglio Comunale nel 2003 e dalla Municipalità di Lido Pellestrina nel 2006), con l'emanazione di quell'ordinanza, adottata da molti Comuni che, non potendo purtroppo vietare l'attendamento dei circhi con animali, ne limita fortemente la presenza, dettando precise norme a garanzia dell'incolumità pubblica e della tutela degli animali. Lasciamo elefanti e ippopotami nella loro terra con i loro simili: ormai ci sono tanti modi e strumenti per conoscerli, rispettandoli. Sosteniamo invece quei circhi che hanno saputo rinnovarsi senza perdere il fascino della tradizione, ma senza animali e crudeltà. 
Cristina Romieri Lido di Venezia