sabato 26 giugno 2010

LETTERA SUL GAZZETTINO E RISPOSTA

Il sig. Marco Zanon scrive sul Gazzettino:

Ho assistito ad un spiacevole episodio in un ristorante al Lido di Venezia: ero seduto con la mia famiglia ed erano circa le 13.30 quando un signore è entrato e ha chiesto se poteva mangiare un piatto di pasta. Uno dei camerieri stava per farlo accomodare quando gli è stato detto dal caposala che la cucina era chiusa e questo mi è sembrato molto strano visto l’ora. Il signore, senza polemizzare, se n’è andato salutando. Dopo pochi minuti altri clienti sono entrati e si sono messi a sedere: il cameriere mi ha spiegato che l’altro signore non aveva soldi per pagarsi da mangiare.
      Ho provato una rabbia mista a ricordi di quand’ero cameriere nel ristorante di famiglia: mi ricordo molto bene le parole di mio padre e il suo sguardo quando un giorno ha fatto sedere un povero disgraziato che aveva chiesto con molta cortesia un piatto di minestra e io, allora molto giovane, gli avevo fatto presente che quello non aveva soldi per pagare il conto. Mio padre mi disse : ricordati che queste persone devono avere il tavolo lì in fondo alla sala (era quello per i clienti affezionati) e devi portare loro da mangiare prima degli altri. Ai soldi non preoccuparti che a quelli ci penso io.
      Questi atti di solidarietà non erano solo opera di mio padre ma anche di mio nonno (padre di mia madre): allora mi chiedo se questi gesti che dovrebbero uscire dal cuore e che dovrebbero renderci felici e orgogliosi non siano frutto di un epoca passata o di una educazione che viene tramandata.  

 Ecco la risposta:
Abitando al Lido mi capita di andare ogni tanto a cena in qualche ristorante e spesso  indico a persone non del luogo, ad amici di Venezia, a turisti,  dove si può mangiare bene ad un prezzo onesto. Mi spiace che, giustamente,  il ristorante del piatto di pastasciutta negato non abbia una nome pubblicato sul giornale. Quanto potrà costare ad un ristoratore un primo piatto di pasta?  Evidentemente non so se in quel ristorante ci sono già andato. Comunque indagherò, al Lido penso sia facile informarsi, ma quello che è sicuro, è che quel locale non mi vedrà mai e non lo segnalerò assolutamente  a chi mi chiederà informazioni.