Abbiamo appreso dalla stampa che giovedì la Conferenza dei Servizi, promossa dal Commissario della Protezione Civile Spaziante, dovrebbe approvare i progetti presentati dalla proprietaria Est Capital relativi all’ex Ospedale al Mare e all’attiguo Parco della Favorita. Ciò senza alcun’altra autorizzazione di rito, compresa quella della Commissione di Salvaguardia istituita dalla Legge Speciale, stante l’inconcepibile commissariamento dell’intera isola (a cui si è “stranamente” aggiunta anche l’isola della Certosa).
Vergogna, vergogna, vergogna! Nell’ex Ospedale, in gran parte notificato dalla Soprintendenza quale bene monumentale, alcuni padiglioni vincolati verranno demoliti e altri -sempre vincolati- verranno abbattuti. La volumetria complessiva sarà notevolmente aumentata, nonostante le continue assicurazioni date dall’ex Sindaco Cacciari e dallo stesso Commissario Spaziante. Nei pressi di Piazzale Ravà e a pochi metri dal cimitero monumentale verrà costruito un’enorme edificio. Il tutto a fini privatistici, con destinazione residenziale (nonostante i tanti nuovi appartamenti siano in parte invenduti) e alberghiera (nonostante gli albergatori lamentino scarse presenze).
Il Parco della Favorita, area di notevole interesse paesaggistico, ricca di vegetazione e alberature, sarà sostanzialmente cancellato per far posto ad una trentina di villette con garages sotterranei e tre torri alte venti metri. E’ immorale e criminale rubare ai cittadini un parco con attrezzature sportive (campo da calcio, due campi da tennis, un campo per bocce), luogo di aggregazione, ex dopolavoro dei dipendenti ospedalieri dove venivano invitati i cittadini ad usufruire di questo parco per pic-nic, giochi per bambini, sport e attività ricreative. Quando diciamo: “Un altro Lido è possibile” pensiamo proprio a questo Lido e non a quello della speculazione edilizia, della cementificazione selvaggia, degli interessi privati a scapito dei cittadini. E mentre da tutte le associazioni di volontariato dell’isola arrivano grida di dolore per la mancanza di tutto e prevalentemente di sedi e luoghi di aggregazione, viene cancellata l’ultima speranza di poter usufruire di quest’area.
Tutta l’operazione della vendita dell’Ospedale al Mare (dall’ULLS al Comune e dal Comune ad Est Capital per reperire i fondi per il nuovo Palazzo del Cinema), da quello che si è visto finora e com’era previsto, è stata un fallimento. La contropartita che doveva consistere in quattro sale cinematografiche si è ridotta ad una; il cantiere è pressoché fermo e i con aspetti poco chiari e a nostro avviso illegali (vedi nostro esposto alla Procura della Repubblica di Venezia e a quella di Firenze, stante il lavori non saranno completati per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, mentre sono stti abbattuti più di 120 alberi. Il tutto coinvolgimento della “cricca”). Senza contare il fallimento del progetto Blue Moon, del “ponte della vergogna” in via Lepanto, del terminal di S.M.Elisabetta ..... Vergogna, vergogna, vergogna!
Venezia, 8 giugno 2010
Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido