Mercoledì prossimo, la Conferenza dei servizi per la realizzazione del nuovo Palazzo del Cinema, approverà il progetto definitivo per la cosiddetta riqualificazione delle aree dell’ex Ospedale al Mare. Una ulteriore colata di cemento per la riconversione dell’ex isola d’ora a isola degli scempi ambientali in barba alle normative urbanistiche, ambientali e paesaggistiche.
E’ dal 2006, all’indomani del primo protocollo d’intesa tra Stato, Regione, Comune e Ulss 12, che il Coordinamento delle Associazioni ambientaliste denuncia lo scellerato scambio aree ex OAM e nuovo Palazzo del Cinema. Quante devastazioni e pasticciacci sono state prodotti in poco tempo!
Proviamo ad elencare:
- si spendono soldi pubblici (ovviamente persi per incapacità dei nostri amministratori) per bandire gara per la vendita dell’ex OAM da parte dell’Ulss 12, proprietaria di parte delle aree. Si presentano sette pretendenti, ma ci si accorge (nonostante le nostre denunce) che l’iter amministrativo era inappropriato;
- si inventano una nuova procedura con un protocollo, per cui il Comune compra le aree dalla ULSS e parte del ricavato doveva migliorare (cosa che non è stata mai fatta) i servizi socio-sanitari del Lido;
- Il Comune vende l’area ad un prezzo base di 80 milioni; si presenta un solo acquirente (Est Capital) con un’aggiunta minima al prezzo base di 1,04 milioni! Si badi bene che tutte o quasi forze politiche (Comune, Regione, Municipalità) hanno osannato quella operazione. Fa piacere che oggi qualche lagrima di coccodrillo venga versata!
- Senza ancora aver i finanziamenti per la grande ed “apocalittica” costruzione del Palazzo del Cinema, si devasta la pineta davanti all’ex Casinò e parte dell’alberatura del giardinetto vincolato dal PALAV!
- Si può devastare, perché una ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri assegna pieni poteri (con piena soddisfazione dei nostri amministratori) al Commissario Straordinario con delega anche di approvare progetti che nulla hanno a che fare con il Palazzo del Cinema, opera faraonica per i 150 anni, da completarsi entro l’11 giugno del 2010! Infatti il Commissario ha preso a cuore approvando anche progetti di altri territorio, come l’isola della Certosa. Che bravi ci voleva proprio un Commissario a Venezia!
- Si può sottrarre al patrimonio paesaggistico aree che nulla hanno ha che fare con il termine di riqualificazione, se invece per riqualificazione si intende classica colata di cemento. E’ proprio il caso della Favorita che per anni è stata punto di riferimento per attività sportive con un campo di calcio e due campi da tennis, area verde per feste all’aperto e luogo di ritrovo ricreativo per lidensi e non.
- Si potrà costruire anche al Forte di Malamocco con l’ennesima piscina, ville ed alberghi distruggendo anche pezzi di memoria storica come il Forte!
- Ed intanto il nuovo Palazzo del Cinema verrà notevolmente dimensionato nei suoi progetti originari (hainoi: si sono accorti finalmente di avere pochi soldi e non per colpa dell’amianto); i lavori sono fermi da mesi e si dovrà consultare (speriamo a prezzo modico) un indovina professionista per la data di completamento dell’opera non più faraonica.
- Ed intanto l’attivista convegnistica muore, ed intanto la Biennale Cinema avrà questo suggestivo paesaggio di cantieristica totalmente ferma.
- Ma siccome occorrono specialisti del fare, si occupano aree verdi destinate a deposito cantieri del Palazzo con qualche bettoniera o ferrovecchio di travi di ferro in via Selva sottraendo spazi per il gioco del calcio amatoriale; e poichè l’area è grande, si decide di riservare parte di essa con un muro sanitario di recinzione per deposito e pulizia del terreno inquinato da amianto.
- E poiché si pensava di far lavorare le maestranze (circa 150-200 edili) per 24 ore al giorno, si occupa anche l’area verde sita nella “curva della morte” a Malamocco!
Questa è il vero film comico-drammatico che vorremmo presentare alla prossima mostra del Cinema per la conquista di un leoncino che sappia almeno ruggire a squarciagola: VERGOGNA!
Lido di Venezia 8 giugno 2010.
Coordinamento Associazioni ambientaliste del Lido.
E’ dal 2006, all’indomani del primo protocollo d’intesa tra Stato, Regione, Comune e Ulss 12, che il Coordinamento delle Associazioni ambientaliste denuncia lo scellerato scambio aree ex OAM e nuovo Palazzo del Cinema. Quante devastazioni e pasticciacci sono state prodotti in poco tempo!
Proviamo ad elencare:
- si spendono soldi pubblici (ovviamente persi per incapacità dei nostri amministratori) per bandire gara per la vendita dell’ex OAM da parte dell’Ulss 12, proprietaria di parte delle aree. Si presentano sette pretendenti, ma ci si accorge (nonostante le nostre denunce) che l’iter amministrativo era inappropriato;
- si inventano una nuova procedura con un protocollo, per cui il Comune compra le aree dalla ULSS e parte del ricavato doveva migliorare (cosa che non è stata mai fatta) i servizi socio-sanitari del Lido;
- Il Comune vende l’area ad un prezzo base di 80 milioni; si presenta un solo acquirente (Est Capital) con un’aggiunta minima al prezzo base di 1,04 milioni! Si badi bene che tutte o quasi forze politiche (Comune, Regione, Municipalità) hanno osannato quella operazione. Fa piacere che oggi qualche lagrima di coccodrillo venga versata!
- Senza ancora aver i finanziamenti per la grande ed “apocalittica” costruzione del Palazzo del Cinema, si devasta la pineta davanti all’ex Casinò e parte dell’alberatura del giardinetto vincolato dal PALAV!
- Si può devastare, perché una ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri assegna pieni poteri (con piena soddisfazione dei nostri amministratori) al Commissario Straordinario con delega anche di approvare progetti che nulla hanno a che fare con il Palazzo del Cinema, opera faraonica per i 150 anni, da completarsi entro l’11 giugno del 2010! Infatti il Commissario ha preso a cuore approvando anche progetti di altri territorio, come l’isola della Certosa. Che bravi ci voleva proprio un Commissario a Venezia!
- Si può sottrarre al patrimonio paesaggistico aree che nulla hanno ha che fare con il termine di riqualificazione, se invece per riqualificazione si intende classica colata di cemento. E’ proprio il caso della Favorita che per anni è stata punto di riferimento per attività sportive con un campo di calcio e due campi da tennis, area verde per feste all’aperto e luogo di ritrovo ricreativo per lidensi e non.
- Si potrà costruire anche al Forte di Malamocco con l’ennesima piscina, ville ed alberghi distruggendo anche pezzi di memoria storica come il Forte!
- Ed intanto il nuovo Palazzo del Cinema verrà notevolmente dimensionato nei suoi progetti originari (hainoi: si sono accorti finalmente di avere pochi soldi e non per colpa dell’amianto); i lavori sono fermi da mesi e si dovrà consultare (speriamo a prezzo modico) un indovina professionista per la data di completamento dell’opera non più faraonica.
- Ed intanto l’attivista convegnistica muore, ed intanto la Biennale Cinema avrà questo suggestivo paesaggio di cantieristica totalmente ferma.
- Ma siccome occorrono specialisti del fare, si occupano aree verdi destinate a deposito cantieri del Palazzo con qualche bettoniera o ferrovecchio di travi di ferro in via Selva sottraendo spazi per il gioco del calcio amatoriale; e poichè l’area è grande, si decide di riservare parte di essa con un muro sanitario di recinzione per deposito e pulizia del terreno inquinato da amianto.
- E poiché si pensava di far lavorare le maestranze (circa 150-200 edili) per 24 ore al giorno, si occupa anche l’area verde sita nella “curva della morte” a Malamocco!
Questa è il vero film comico-drammatico che vorremmo presentare alla prossima mostra del Cinema per la conquista di un leoncino che sappia almeno ruggire a squarciagola: VERGOGNA!
Lido di Venezia 8 giugno 2010.
Coordinamento Associazioni ambientaliste del Lido.