Leggo il comunicato stampa del Comune di Venezia che dopo due mesi dal ritrovamento dell’amianto nelle spiagge del Lido, dà l’incarico ai gestori delle spiagge stesse di controllare, in fase di preparazione degli arenili, la presenza o meno di eternit sotto la sabbia.
I cittadini che stanno sottoscrivendo l’appello promosso dal Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste relativo alla richiesta di disinquinamento, non vogliono essere presi in giro perché, in questo caso, non ci sarebbe alcuna garanzia. Questo è un classico conflitto di interessi. Non si incarica chi ha interessi diretti sul ritrovamento o meno dell’eternit. L’incarico si dovrà dare a terzi disinteressati (enti pubblici all’uopo creati e pagati con i soldi dei cittadini) che potranno così effettuare dei controlli imparziali ed obiettivi. Durante la raccolta delle firme sono stato informato da cittadini clienti delle varie spiagge, di siti in tutto il Lido ed anche all’interno delle spiagge in gestione, con accumuli di eternit giacenti da anni. Al momento non ho fatto molto caso e non ho preso nota delle indicazioni, ma questo dimostra che i gestori sarebbero i meno adatti a questo controllo, anzi dovrebbero essere i primi a chiedere che lo smaltimento avvenga nel più breve tempo possibile affinché non si metta a rischio la stagione estiva e la tanto bramata bandiera blu conquistata nella passata stagione.