Forse i bagnini non conoscevano la nocività dell’amianto ma la Ciga sì. La nocività si conosceva da molto prima che le capanne fossero state sostituite da quelle di materiale plastico e da quelle in legno.
Non a caso erano anni che i clienti delle spiagge protestavano, c’è stata anche una lettera firmata da tantissimi clienti indirizzata alla Ciga la quale, e qui casca l’asino, da un certo anno in poi aveva messo delle tende orizzontali nel sottotetto delle capanne per evitare che il pulviscolo d’amianto cadesse sui vestiti appesi all’interno delle capanne stesse. Certamente il problema era sottovalutato. Sì, tutti al Lido sapevano e sanno della presenza di amianto un po’ dappertutto. Ma adesso, finalmente, la gente è più consapevole dell’ambiente, lo scopo del Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste, è proprio quello di informare la gente su quanto, con il solo scopo di lucro, viene commesso contro l’ambiente e specialmente quando viene compromessa la salute dei cittadini. Sempre vigili sul territorio abbiamo denunciato subito il ritrovamento e raccolto 1600 firme per richiedere i controlli. E’ scandaloso che siano trascorsi due mesi senza alcun intervento. Che altri tipi di protesta e di denuncia dovremo inventare per convincere chi di dovere ad intervenire con atti che dovrebbero essere eseguiti d’ufficio ! Vedo che gli amministratori locali ancora in carica, impegnati in campagna elettorale, non si sono degnati di dire una parola sull’argomento, anche interrogati direttamente si sono trincerati dietro risposte qualunquiste “l’amianto c’è sempre stato, qualche bagnino ne avrà sotterrato qualche pezzetto”. Diamo la colpa ai bagnini, non facciamo i controlli, e così saremo tutti felici, contenti e contaminati.