STORIA LIDENSE IN DUE TEMPI E COMICA FINALE
PRIMO TEMPO
Il 5 marzo dell’anno scorso l’ingegnere Maurizio Milan,nuovo Presidente della “Nicelli S.p.a” di fronte a un centinaio di persone riunite in un locale dell’aerostazione espone i suoi progetti per il rilancio di quello che lui considera “ l’aeroporto più bello d’Europa” .E inizia ad elencare con un entusiasmo contagioso quello che intende fare : riportare al Lido le “Frecce tricolori”,ricostituire una Scuola di volo,creare una linea di manutenzione riaprendo le ex “Officine Aeronavali Sorlini”. Il pubblico ascolta con crescente interesse questo personaggio letteralmente “piovuto dal cielo”.
Il nuovo Presidente è pilota di elicotteri ed aeroplani,contitolare di un noto studio di ingegneria civile che ha progettato aeroporti in mezzo mondo. Come si dice l’uomo giusto al posto giusto. E ancora: ci daremo da fare per attirare il volo da diporto ad elica,per costruire un’area d’atterraggio riservata agli elicotteri,ovviamente anche a quello del SUEM,per istituire una linea di aerotaxi Tessera-Lido così che “..chi arriva al Marco Polo deve pensare che è più facile arrivare in centro storico passando per il Lido”. Applausi abbondanti e sinceri da parte di tutti. Il “nuovo corso” dell’aeroporto inizia con l’arrivo dagli Emirati Arabi di un idrovolante che porta turisti facoltosi ’ sul cielo di Venezia,posteggia all’isola di S:Clemente e dorme al Nicelli. Ma dei grandi progetti enunciati nessuna traccia.
SECONDO TEMPO
La storia infinita della vendita dell’ex Ospedale al Mare alla società “Est Capital” sembrava volgere al termine dopo un vorticare di protocolli d’intesa,preliminari e promesse di vendita,accordi di programma ,bandi di gara andati deserti, trattative private ,rinvii durati 3 anni ma ecco il “colpo di teatro”:
l’acquirente dichiara di rinunciare all’acquisto. Scoppia un putiferio, partono subito esposti alla magistratura da ambedue i protagonisti dell’affare,si aprono i dossiers e viene alla luce una brutta faccenda. Si apprende dalla stampa cittadina che nel preliminare del Contratto di vendita dell’ ex “Ospedale al Mare” stipulato il 30 dicembre 2010 fra il Comune di Venezia e la società “Est Capital” quest’ultima ritiene che un eventuale rilancio dell’aeroporto” Giovanni Nicelli” danneggi suoi interessi e quindi esige che, “per mantenere in piedi il patto non ci potrà essere nessun potenziamento dello scalo.” (art. n°17).
COMICA FINALE
Come capita di questi tempi tutto avviene all’insaputa degli interessati,a vario titolo. Il Sindaco Orsoni cade dal pero: “non conosco i dettagli della questione”,l’assessore Ugo Bergamo Presidente dell’Associazione “Amici del Nicelli” cade dal fico : “di questo non so nulla”,il Consigliere Comunale del PDL cade dalle nuvole: “non ne sapevo nulla” ed anche :”si tratta di cose fatte senza che nessuno sapesse nulla in Consiglio Comunale”. Alla fine di questa storia_mi chiedo: ma l’ingegnere Milan presidente della societa’ di gestione dell’Aeroporto “Giuseppe Nicelli” sapeva di questa “clausola leonina” che vanificava gran parte dei progetti annunciati il 5 marzo 2011?