giovedì 9 febbraio 2012

Venezia non é adatta per le grandi navi

Visto che ognuno dice la sua sul problema delle grandi navi, vorrei anch'io dire la mia, ma non sarà una soluzione uscita dal cilindro perché dopo aver perso ore col naso sulle carte della laguna, in vari incontri con le associazioni con architetti ,con ingegneri ed aver simulato tutti i progetti ventilati in questi giorni, sono arrivato alla conclusione che tutto quanto è stato pensato ha centinaia di controindicazioni ancor più gravi della gravissima situazione attuale. Problemi di scavo con stravolgimento della laguna, ubicazioni assurde perla mobilità, progetti faraonici e costosissimi con tempi lunghissimi, insomma non c'è soluzione. Non è possibile far passare le navi in bacino, ma non è nemmeno possibile trovare la soluzione. Purtroppo le navi di grande stazza a Venezia dovranno essere escluse. Purtroppo per chi ? Bisognerebbefare dei conti, non basta dire l'economia veneziana andrà in rovina. Quali e quanti veneziani, e sottolineo veneziani, perderebbero i loro guadagni ? Quanto perderebbe, o guadagnerebbe, la comunità? e il Comune cosa ci perderebbe se attualmente non ci guadagna niente? Bisognafare dei conti fatti bene e poi fare dei calcoli tipo quelli che fanno le assicurazioni e vedere se la cifra che si perderà copre il grossissimo rischio di incidente che potrebbe essere anche di molto superiore a quel-lo del Concordia in un laguna come quella di Venezia. Venezia non è adatta a questo: dalle gondole ai vaporini, dai velieri alle navi, ma adesso abbiamo superato il limite e bisogna tornare indietro a meno che non vogliamo pensare ad una Venezia futura con eliporti in piazza S.Marco, sublagunari, funivie, grandi navi, moto d'acqua nei canali, people mover, strade sopraelevate, grattacieli, vasche sui tetti dei palazzi, ponti senza gradini per il passaggio dei motocicli e trenini turistici. Venice-land!