lunedì 20 settembre 2010

GIOCO DI SOCIETA’ di Arrigo Battistini

GLI ABITANTI DI UN’ISOLA  AMAVANO, PER TRADIZIONE, OGNI TIPO DI GIOCO.
AL MOMENTO LI  APPASSIONAVA UNO CHE DURAVA DA QUALCHE ANNO: IL “GIOCO DEL PALACINEMA”.
I VECCHI DELL’ISOLA DICEVANO CHE ASSOMIGLIAVA AL GIOCO DEL “MONOPOLI” CHE LI DIVERTIVA DA  RAGAZZI MA ALCUNE REGOLE ERANO CAMBIATE.
PRIMA REGOLA: I GIOCATORI ERANO SOLO TRE: IL SINDACO DELL’ISOLA,I L GESTORE DI UN FONDO IMMOBILIARE E UN GRUPPO DI IMPRESE EDILIZIE.
SECONDA REGOLA: OGNI GIOCATORE RISCHIAVA I PROPRI SOLDI, ESCLUSO IL SINDACO.
LUI GIOCAVA CON I SOLDI DEI CITTADINI CHE TIFAVANO PER LUI PENSANDO CHE,I N CASO DI VITTORIA, LI AVREBBE ARRICCHITI TUTTI.
DIRIGEVA IL GIOCO UNO STRANO “DIRETTORE” NOMINATO DAL RE: UNA SPECIE DI SUPER EROE DOTATO DI SUPERPOTERI.
IL GIOCO SI SVOLGEVA IN UN POSTO SEGRETO A CUI I CITTADINI NON AVEVANO ACCESSO E LE NOTIZIE SULL’ANDAMENTO DEL GIOCO LE POTEVANO LEGGERE SOLO SULLA STAMPA  LOCALE, IL GIOCO FUNZIONAVA COSI’: I GIOCATORI  PARTIVANO  DALLA CASELLA DEL “VIA” E, LANCIANDO I DADI A TURNO, PROCEDEVANO LUNGO UN PERCORSO CIRCOLARE SUDDIVISO IN UNA QUARANTINA DI CASELLE CHE OFFRIVANO AL GIOCATORE CHE VI SI FERMAVA  LA POSSIBILITA’ DI PROGETTARE OPERAZIONI IMMOBILIARI SUL TERRITORIO DELL’ISOLA CONCORDATE CON GLI ALTRI DUE GIOCATORI.
IL PERCORSO DI GIOCO PRESENTAVA ANCHE L’EVENTUALITA’ DI FERMARSI IN UNA CASELLA CHE  OBBLIGAVA IL MALCAPITATO A PAGARE UNA TASSA, OPPURE DI FINIRE IN PRIGIONE E RIMANERCI PER UN GIRO SENZA POTER TIRARE I DADI.
STRANAMENTE, PERO’, A NESSUNO DEI TRE GIOCATORI CAPITAVA DI VENIR CARCERATO.-
ALTRE CASELLE CONSENTIVANO AL GIOCATORE DI PESCARE UN FOGLIETTO NELLE MAZZETTE DEGLI “IMPREVISTI” E DELLE “PROBABILITA’”.
I VECCHI RICORDAVANO IMPREVISTI DOLOROSI COME  DOVER PARTECIPARE AL FUNERALE DI UN AMICO O LA PROBABILITA’ DI UNA PERDITA IN BORSA, MA NEL “GIOCO DEL PALACINEMA” GLI “IMPREVISTI” SEMBRAVANO GIA’ PREVISTI E LE “ PROBABILITA’ ESSERE CERTEZZE DATO CHE I GIOCATORI PAREVANO  CONOSCERLE IN ANTICIPO.
CAPITAVA, ANCHE CHE UN IMPREVISTO SI TRASFORMASSE IN OPPORTUNITA’ E LE PROBABILTA’ IN SOTTERFUGI.
CIO’ FACEVA PENSARE CHE I GIOCATORI FOSSERO D’ACCORDO PER FAR DURARE IL PIU’ A LUNGO POSSIBILE IL GIOCO POICHE’ OGNI VOLTA CHE TRANSITAVANO PER LA CASELLA DEL “VIA” RICEVEVANO CIASCUNO UN CONSISTENTE PREMIO DI ASSIDUITA’ IN MONETE SONANTI.
INOLTRE LE NOTIZIE CHE FILTRAVANO ATTRAVERSO LA STAMPA LOCALE RIFERIVANO DI ACCORDI FRA I GIOCATORI PER RILANCIARE, RIQUALIFICARE E VALORIZZARE L’ISOLA MA GLI ACCORDI CAMBIAVANO OGNI GIORNO ED I CONTRATTI SI ARRICCHIVANO DI POSTILLE E DI PENALITA’ TANTO CHE AI CITTADINI NASCEVA IL SOSPETTO DI ESSERE PRESI IN GIRO.