martedì 30 giugno 2009

PREVISIONI PESSIME PER IL LIDO DI VENEZIA

Oltre alla crisi mondiale che forse non influirà molto sulle sorti di tutti i singoli cittadini del Lido, si prospetta una crisi propria dell'isola. Abbiamo già assistito alla fine dell'Ospedale, alla fine del Nicelli, alla crisi degli alberghi, ai commercianti che pensano di chiudere, adesso con la costruzione del nuovo palazzo assisteremo alla fine dei congressi che portavano un po' di ossigeno ai commercianti.
Si sta attuando un'opera di deflorizzazione di tutto il Lido cominciando dalla pineta del casinò, dalle riviere, dai lungomari, dai viali (tigli sani di via Duodo) sembra si parli di costruire anche sul Parco delle Rose, ma si può sapere che Lido vogliono questi nostri amministratori ? Un Lido di cemento al posto degli alberi forse per farci diventare come Jesolo lido o  Sottomarina?
L'esperienza non è servita a nulla: Blue Moon, ponte della vergogna, opere che noi cittadini ne avremo volentieri fatto a meno.
Adesso un'altra opera  un palazzo del cinema mega galattico al posto di una  pineta, davanti ad un Casinò orrendo e accanto ad un vecchio palazzo ancora più orrendo se si ripristinasse la vecchia facciata fascista rovinando una bella e profumata pineta considerata "impropria", questo ê vero scempio!
Impropria ? Chi pecca d'improprietà sono coloro che non sanno vedere il futuro, i giudizi futuri, guardando all'architettura prevalente del Lido.
Non si sono accorti di avere ville art nouveau, déco, floreale, biedermeier, che, pur non facendo concorrenza con le splendide magioni barcellonesi o bruxellesi, sono un  bel esempio adriatico dell'architettura dell'inizio del secolo.
E le pinete fanno parte integrante dell' art déco, come i giardini, le strade. C'è uno STILE da mantenere. E' una questione di stile, per l'appunto.
E lo stile futuro, quello  che vogliono, è veramente improprio, disproporzionato, disumanizzato, disappropriato. Il Lido potrebbe essere un gioiello. Noi vogliamo un Lido migliore: "Un altro Lido è possibile".