venerdì 14 maggio 2010

LA RISPOSTA DI FEDERICO ANTINORI AL "CORSO DEL POPOLO"

Sulla Nuova Venezia del 6 maggio scorso è comparso un intervento generico e a tratti rancoroso dell’associazione culturale “Corso del Popolo”. Il nucleo centrale sembra essere l’accusa mossa agli ambientalisti di non accettare passivamente le decisioni prese da chi ha responsabilità di governo e di “criticare, criticare e bloccare tutto per non fare”.
Esaminiamo il caso esemplare del Nuovo Palazzo del Cinema.
In linea con lo stesso programma elettorale del PD, in tema di pianificazione del territorio, che prevede di “minimizzare il consumo di suolo vergine e di puntare, invece, sulla riqualificazione delle aree già costruite “, le associazioni ambientaliste hanno proposto di realizzare questa importante struttura sfruttando gli enormi, sottoutilizzati spazi dell’ex Casinò o di sopraelevare l’attuale Palazzo del Cinema (ipotesi prevista, sin fagli anni ‘50 dallo stesso progettista Luigi Quagliata). La pineta sarebbe stata preservata ed i costi sarebbero stati limitati.
Proposte ignorate: si è proceduto speditamente alla distruzione di uno dei luoghi più caratteristici del Lido e all’abbattimento di 105 piante d’alto fusto per realizzare una nuova costosissima (previsti 75 milioni di euro) struttura subito denominata  “Il sasso”. Per reperire la maggior parte dei fondi necessari il Comune si è cacciato in un orrendo ginepraio. Ha dovuto vendere a privati (Est Capital SGR SpA) gran parte dell’ex Ospedale al Mare e gli spazi  della Favorita (dove i campi da calcio, da tennis e l’area verde saranno sostituiti da tre torri e una schiera di villette). Ha dovuto approvare e facilitare anche diversi altri interventi (sempre promossi da Est Capital) tra cui quello riguardante il Forte di Malamocco che prevede, al posto delle strutture ottocentesche, villette (ancora!), l’immancabile piscina ed un  albergo.
In molte dei queste operazioni le associazioni ambientaliste hanno, inoltre, ravvisato possibili, pesanti irregolarità e, nel marzo scorso, hanno inviato un esposto alla Corte dei Conti di Venezia e alla Procura della Repubblica di Venezia e Firenze.
Oggi i lavori del Nuovo Palazzo del Cinema sono fermi per mancanza di fondi e il Commissario straordinario Spaziante sta  ridimensionando il progetto e tagliando pesantemente i costi.
E’ questo il “rinascimento del Lido”? Sono queste le “occasioni virtuose”, le opere incriticabili? Abbiamo seri dubbi in merito.
Su una sola cosa concordo con “Corso del Popolo”: l’Italia non è un Paese normale. Se lo fosse verrebbero additati al pubblico disprezzo e alla disapprovazione coloro che infrangono la Legge, non quelli che li denunciano.
Per quanto riguarda, infine, la creazione di una pista ciclabile lungo i Murazzi del Lido, sono 20 anni che le Associazioni ambientaliste la propongono. Oggi, buon ultimo, si associa anche “Corso del Popolo”. Prego, mettersi in fila.