sabato 29 ottobre 2011

L'antenna alle Terre Perse

 
Un lettore del gazzettino si chiede perché il Comune se la prenda tanto con l’antenna delle Terre Perse al Lido e non con le altre già installate. La risposta è semplice perché ci sono antenne in regola e antenne fuori regola. Purtroppo, secondo la legge Gasparri  tutte le antenne sarebbero in regola: ai gestori di telefonia è stata data carta bianca e in teoria potrebbero installare antenne dappertutto. Il Comune, però ha sempre tentato, inutilmente, di frenare il proliferare riducendo il limite di emissioni previsto dalla legge. Inutilmente, in quanto i gestori hanno vinto ricorrendo  al TAR. L’antenna delle terre perse, che inverosimilmente non è stata bocciata dalla Sovrintendenza a causa dell’alto impatto ambientale, non è in regola per un altro motivo, perché si trova a meno di 50 metri da siti sensibili, distanza prevista dal regolamento edilizio comunale.
I gestori, molto probabilmente,  non se la metteranno via e ricorrerano anche contro questo regolamento. E’ triste vedere, ancora una volta, che le proteste dei cittadini non servono, ma d’altra parte non ci si può lamentare solo quando si viene toccati personalmente. Lo sbaglio è stato non protestare tutti abastanza all’atto dell’approvazione della famigerata legge e non solo quando, guardando in alto, vediamo un nuova antenna installata sopra la nostra testa.  [P.F.]

NO ALLA LEGGE BAVAGLIO

Uomini, donne, ragazzi, persone di ogni età e ora anche il Leone simbolo di Venezia. Da oggi compare nello stemma cittadino con il cartello::
"NO BAVAGLIO"
invece che con il tradizionale libro d'argento.Attraverso l'iniziativa, il Comune aderisce alla protesta del web contro il comma 29 del Ddl Alfano sulle intercettazioni. Si tratta del cosiddetto "ammazza blog", che equipara i blog ai siti di informazione e prevede multe di 12 mila euro per mancate rettifiche a notizie. "Si tratta di un vero e proprio attacco alla libertà di comunicazione portato fino al cuore dei social network e, quindi, al cuore della moderna libertà di espressione", si legge in un comunicato dell'assessore alla Cittadinanza digitale Gianfranco Bettin. "Il Comune di Venezia  -  continua la nota - ritiene un diritto fondamentale l'accesso alla Rete e la libertà di espressione attraverso di essa. Per questo aderisce alla protesta contro ogni ottusa e prepotente limitazione alla piena libertà di espressione". (La Repubblica)

Andrea Zanzotto da una intervista a La Stampa del 10 ottobre 2011

«La mia non è una battaglia antimoderna ma un fatto di identità e civiltà.
La marcia di autodistruzione del nostro favoloso mondo veneto ricco di arte e di memorie è arrivata ad alterare la consistenza stessa della terra che ci sta sotto i piedi.
I boschi, i cieli, la campagna sono stati la mia ispirazione poetica fin dall’infanzia.
Ne ho sempre ricevuto una forza di bellezza e tranquillità. Ecco perché la distruzione del paesaggio è per me un lutto terribile.
Bisogna indignarsi e fermare lo scempio che vede ogni area verde rimasta come un’area da edificare».