tag:blogger.com,1999:blog-73918195043690893722023-11-16T08:28:59.623+01:00.Unknownnoreply@blogger.comBlogger163125tag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-40885420693594020402012-09-11T07:42:00.000+02:002012-09-11T07:42:43.390+02:00Cani, gatti e cani volanti - di Arrigo BattistiniDa ragazzo ho sempre avuto cani e gatti per casa: erano compagni di gioco e spesso mi incuriosivano alcuni loro comportamenti. I cani sotterrano i resti dell’osso che non riescono a rosicchiare.per intero,probabilmente per sottrarlo ai denti di altri cani e poter finire di mangiarselo in pace. I gatti ricoprono diligentemente quanto depositato nella loro lettiera ogni volta che la usano. A questo comportamento non riesco a dare una spiegazione plausibile. Posso solo fare alcune ipotesi:il gatto ha il naso fino e non tollera odori molesti. Ed anche: il gatto in virtù di una sua personale privacy non desidera far sapere in giro quando usa la cassetta dell’igiene. Altro non riesco ad immaginare.<br />
<a name='more'></a><br />
E scendo sul concreto-Non mi sono chiare le finalità per le quali è stato deciso di riempire frettolosamente un terzo del buco del Palacinema per creare un piazzale in cui attualmente trova posto soltanto un bar con sedie,tavoli e ombrelloni collocati su grandi pedane rialzate cui si accede attraverso monumentali piani inclinati ottimi per esercitare lo sport dello skateboard.<br />
Evidentemente non si è voluto tener conto alcuno delle proposte suggerite dalle associazioni ambientaliste del Lido elaborate assieme a docenti dell’IUAV e a valenti architetti. Le proposte, illustrate anche a consiglieri del Consiglio Comunale, suggerivano sostanzialmente di considerare il “buco” una risorsa anziché una “ ferita” da nascondere il più presto possibile.<br />
Così,ancora una volta,l’operazione di sotterramento è passata sopra la testa dei cittadini facendo sparire anche i resti di un forte austriaco ottocentesco affiorati durante gli scavi.<br />
E qui torno a pensare ai comportamenti felini e canini. Il riempimento del minibuco del Palacinema sarà mica stato fatto per nascondere il fetore degli intrallazzi o per far dimenticare i 40 milioni di euro pubblici spesi inutilmente per un’opera mai nata? L’altra notte ho fatto un sogno: arrivava dallo spazio un enorme cane volante che scavando con grande energia riportava alla luce tutto ciò che si è voluto interrare. Un sogno premonitore? <br />
<br />
Arrigo Battistini<br />
<br />
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-82125149312346267472012-08-24T16:13:00.000+02:002012-08-31T16:14:36.446+02:00IL FALLIMENTO DEL PALACINEMA<div style="text-align: justify;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;"> <span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> Ho letto con interesse l'articolo/inchiesta di Gianluca Amadori-Lorenzo Mayer sulla vicenda Palacinema, ho apprezzato le modalità di l'esposizione degli avvenimenti attinenti la costruzione del nuovo Palazzo del Cinema sia la serietà e la correttezza con cui è stata riportata la ricostruzione di questo fallimento annunciato. Il fallimento di coloro che hanno consumato milioni di euro per incapacità gestionale che ha coinvolto la vita dei cittadini sottraendo risorse finanziarie importanti, specialmente oggi, data la grande crisi che attanaglia tutti. Mi auguro che, per il rispetto che ho verso le Istituzioni tutte, compreso la Magistratura e Corte dei Conti, che al più presto si faccia chiarezza. Auspico, inoltre, che l'Amministrazione pubblica (Sindaco, Giunta, Consiglio) possano riapproppiarsi delle loro funzioni e mettere in campo idee e proposte politiche condivise con i cittadini, senza delegare ad altri e superare la scellerata moda dei Commissari.</span></span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-10733824392346547152012-08-17T16:12:00.003+02:002012-08-31T16:15:39.591+02:00I gabbiani aII'Excelsior <div style="text-align: justify;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;"> <span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Anche quest'anno vari giornali, perfino a livello nazionale, hanno pubblicato la notizia di Ferragosto, sulla spiaggia del l'Excelsior al Lido. lo, che da quando sono nato frequento quelle spiagge, avendo 67 anni penso di essere uno dei testimoni più affidabili sull'argomento trattato. II problema non sono affatto i gabbiani, non esiste alcuna invasione. Il numero dei gabbiani non è assolutamente aumentato ma è, invece, diminuito di un buon 60% in dieci anni. Sono sopravvissuti i gabbiani reali e si vedono pochissimi fraticelli,</span></span></div><a name='more'></a><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif; font-size: small;">le uova dei quali vengono predate da specie più forti o da vandalismi umani. L'anomalia sta nel fatto che mentre una volta volavano e pescavano in mare, adesso verso le 19 cominciano a gironzolare volando sopra la spiaggia, in attesa che vengano portati in riva al mare i sacchetti delle immondizie da parte del personale della spiaggia, perla conseguente raccolta. Ecco I' "invasione": quattro o cinque gabbiani si danno il cambio perforare col becco i sacchetti per mangiare (senza bagnarsi) gli avanzi di pesce lasciati da chi si lamenta per la loro presenza. Non è un bello spettacolo, ma è forse colpa dei gabbiani? I gabbiani sono sempre quelli, li riconosco ogni sera, uno lavora ai sacchetti (sempre lui) e gli altri guardano e mangiano. Sulla sporcizia, sì è vero, la sabbia non è più quella di una volta: datre o quattro anni la sabbia stata cambiata, varie volte ho protestato in Comune con i gestori delle spiagge sul metodo di pulizia dell'arenile. Quest'anno, poi, siamo arrivati a un limite inaccettabile. Molto probabilmente, con la politica del risparmio, saranno cambiati appalti e capitolati ma di questo non si può sapere.Adettadei bagnini le pulizie non vengono fatte come una volta, bisognerebbe entrare nei particolari ma questa non è la sede adatta. In riva al mare quest'anno è pieno di conchiglie che, sempre una volta, venivano accatastate a fianco delle dighe (pennelli a mare) e non infastidivano i piedi dei bagnanti. Trovo invece legittime le critiche sui servizi delle spiagge. A un aumento dei prezzi della capanne c'è stato un calo nei servizi, nelle manutenzioni, nelle pulizie e nel giardinaggio (mi riferisco in particolare nell'area prospiciente il Casinò) che non corrisponde a quanto i clienti si sarebbero aspettati dopo aver pagato così tanti soldi.</span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-12190704825626328962012-08-13T07:42:00.002+02:002012-08-13T07:49:55.250+02:00Lettera a La Nuova e al Gazzettino<div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;">GRAZIE PER QUELLO CHE AVETE FATTO</span></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br />
</div><div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;">Grazie per averci riportato alla normalità, adesso abbiamo di nuovo la strada a doppio senso. Basta semafori interminabili, basta pedoni al pronto soccorso investiti dai ciclisti sul marciapiede, basta traffico caotico in via Gallo, basta tombini che saltano al passaggio del traffico per la gioia dei bagnanti specialmente nelle ore di riposo. </span><br />
<a name='more'></a><br />
<span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;">Grazie, dobbiamo dire che il tutto è stato fatto a fin di bene. Abbiamo sopportato tanto i rumori, i camion, la polvere, l'amianto, ma adesso finalmente abbiamo un piazzale asfaltato di fresco e non com'era prima con qualche buca, l'eternit tombato ci dava molto fastidio e adesso è tombato da un'altra parte d'Italia e d'Europa, non abbiamo più la pineta ma c'è ancora un bel buco al suo posto. Grazie, in fin dei conti avete speso solo 40 milioni di euro, ma adesso è tutta un'altra cosa, se abbiamo freddo in agosto potremo andare nel bel mezzo dell'asfalto a scaldarci un po'. Grazie anche per un Casinò monco senza la sua gradinata che è stata distrutta, era veramente brutta, bisognerà farne un'altra uguale ma molto più bella perché costerà molto di più. Ora, ogni volta che passeremo davanti in macchina, in autobus, a piedi o in bicicletta, non finiremo mai di "ringraziarvi", guarderemo quel bel paesaggio lunare e spereremo che le altre opere previste al Lido procedano allo stesso modo, ma abbiamo molte speranze che continui così in quanto abbiamo saputo che verranno tagliati circa trecento alberi tra Piazzale Santa Maria Elisabetta, Gran Viale, Ex Ospedale al Mare. Continuate così e noi cittadini del Lido vi "ringrazieremo" in eterno. </span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-47422922124184504872012-07-15T07:45:00.000+02:002012-08-13T07:50:55.526+02:00Lettera al Gazzettino<div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;">Palazzo del Cinema.</span></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;">QUEI SOLDI COME SONO STATI SPESI?</span></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br />
</div><div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;">Eccoli, arrivano, cominciano a fare capolino, adesso faranno come i funghi. Chi sono? Quelli che messi alle strette dai fatti cominciano a dire che loro erano sempre stati contrari all'operazione Ospedale al Mare - Palazzo del Cinema. Ormai penso che nessuno più creda ai politici ma specialmente a coloro che inneggiavano al "Rinascimento del Lido". </span><br />
<a name='more'></a><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;">Dopo le tonnellate di terra scavate, migliaia di camion all'andata e altre tonnellate di terra a ritorno, per la misera somma di 40 milioni di euro per ritornare alla situazione precedente, questi, adesso, devono seguire la corrente accorgendosi che tutti i cittadini sono imbestialiti. Ma cosa fanno? Invece di recitare un "mea culpa" e dire: «Abbiamo sbagliato pensavamo che le cose andassero diversamente e avevano ragione coloro che da subito (c'era ancora la pineta...) avevano previsto questo mastodontico fallimento», con un colpo di bacchetta magica cambiano le carte in tavola, si svegliano dal letargo, e si trovano a fianco di quelli che finora consideravano dei disfatisti, sobillatori, conservatori e disamanti del Lido. Nessuno si ritiene responsabile. Ma come cittadini, che vediamo toglierci dalla tasche 40 milioni per non avere assolutamente nulla, abbiamo il diritto di sapere come sono stati spesi questi soldi? Esiste una legge dello Stato che impone la trasparenza (diritto di accesso ai dati). Una legge dello Stato che non è stata rispettata nonostante le innumerevoli richieste e le conseguenti intimidazioni da parte degli enti competenti a pubblicare i dati richiesti.</span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-85600108958528273252012-07-13T09:42:00.003+02:002012-08-13T07:50:13.700+02:00Lettera a La Nuova Venezia<div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Il Presidente della Municipalità del Lido si lagna perché i dipendenti vengono trasferiti, il vicesindaco parla di difficoltà ad interfacciarsi con la struttura. Una struttura a mio vedere inesistente ed inutile. Un presidente che diceva di essere dalla parte dei cittadini con lo slogan “padroni a casa nostra” e altri slogan visti nei volantini quali: “no alla cementificazione del Lido” slogan seri, ma ridicoli quando provengono dalla stesse bocche che hanno approvato ogni progetto di sfruttamento del territorio tra i quali l’ultimo a Ca’ Roman approvato anche dal Presidente, proprio lui che è di Pellestrina !</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-size: small;"><br />
Una municipalità, dicevo, che non ha fatto niente per il Lido, se non ci fosse stata non sarebbe cambiato nulla.<br />
Un giorno vorrò vedere le delibere prodotte in questi due anni. Al comune le commissioni consiliari, vari uffici degli assessori hanno completamente bypassato la municipalità. Quante volte li abbiamo sentiti dire che gli unici interlocutori seri, quando si parla del Lido sono le associazioni ambientaliste e il Coordinamento che opera sul territorio, che conosce profondamente cosa pensa la gente ed è sempre in contatto con la popolazione. Basta guardare sul sito <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="http://www.unaltrolido.com/">www.unaltrolido.com</a> per vedere una serie infinita di attività per data e per tipo che dovrebbe far per lo meno arrossire se confrontata con quelle della Municipalità.</span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-83109386485397287182012-07-13T09:33:00.006+02:002012-07-13T09:47:04.339+02:00Aeroporto Nicelli - Lettera di Arrigo Battistini Presidente Estuario Nostro<div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;"><br />
<div><span style="font-size: small;">STORIA LIDENSE IN DUE TEMPI E COMICA FINALE </span></div><div><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div><span style="font-size: small;">PRIMO TEMPO</span></div></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
</span><br />
<span style="font-size: small;">Il 5 marzo dell’anno scorso l’ingegnere Maurizio Milan,nuovo Presidente della “Nicelli S.p.a” di fronte a un centinaio di persone riunite in un locale dell’aerostazione espone i suoi progetti per il rilancio di quello che lui considera “ l’aeroporto più bello d’Europa” .E inizia ad elencare con un entusiasmo contagioso quello che intende fare : riportare al Lido le “Frecce tricolori”,ricostituire una Scuola di volo,creare una linea di manutenzione riaprendo le ex “Officine Aeronavali Sorlini”. Il pubblico ascolta con crescente interesse questo personaggio letteralmente “piovuto dal cielo”. </span></div><a name='more'></a><div style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;">Il nuovo Presidente è pilota di elicotteri ed aeroplani,contitolare di un noto studio di ingegneria civile che ha progettato aeroporti in mezzo mondo. Come si dice l’uomo giusto al posto giusto. E ancora: ci daremo da fare per attirare il volo da diporto ad elica,per costruire un’area d’atterraggio riservata agli elicotteri,ovviamente anche a quello del SUEM,per istituire una linea di aerotaxi Tessera-Lido così che “..chi arriva al Marco Polo deve pensare che è più facile arrivare in centro storico passando per il Lido”. Applausi abbondanti e sinceri da parte di tutti. Il “nuovo corso” dell’aeroporto inizia con l’arrivo dagli Emirati Arabi di un idrovolante che porta turisti facoltosi ’ sul cielo di Venezia,posteggia all’isola di S:Clemente e dorme al Nicelli. Ma dei grandi progetti enunciati nessuna traccia. </span></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
</span><br />
<span style="font-size: small;">SECONDO TEMPO</span></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
</span><br />
<span style="font-size: small;">La storia infinita della vendita dell’ex Ospedale al Mare alla società “Est Capital” sembrava volgere al termine dopo un vorticare di protocolli d’intesa,preliminari e promesse di vendita,accordi di programma ,bandi di gara andati deserti, trattative private ,rinvii durati 3 anni ma ecco il “colpo di teatro”:</span><br />
<span style="font-size: small;">l’acquirente dichiara di rinunciare all’acquisto. Scoppia un putiferio, partono subito esposti alla magistratura da ambedue i protagonisti dell’affare,si aprono i dossiers e viene alla luce una brutta faccenda. Si apprende dalla stampa cittadina che nel preliminare del Contratto di vendita dell’ ex “Ospedale al Mare” stipulato il 30 dicembre 2010 fra il Comune di Venezia e la società “Est Capital” quest’ultima ritiene che un eventuale rilancio dell’aeroporto” Giovanni Nicelli” danneggi suoi interessi e quindi esige che, “per mantenere in piedi il patto non ci potrà essere nessun potenziamento dello scalo.” (art. n°17).</span></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><br />
</span><br />
<span style="font-size: small;">COMICA FINALE</span></div><div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;"><div><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div><span style="font-size: small;">Come capita di questi tempi tutto avviene all’insaputa degli interessati,a vario titolo. Il Sindaco Orsoni cade dal pero: “non conosco i dettagli della questione”,l’assessore Ugo Bergamo Presidente dell’Associazione “Amici del Nicelli” cade dal fico : “di questo non so nulla”,il Consigliere Comunale del PDL cade dalle nuvole: “non ne sapevo nulla” ed anche :”si tratta di cose fatte senza che nessuno sapesse nulla in Consiglio Comunale”. Alla fine di questa storia_mi chiedo: ma l’ingegnere Milan presidente della societa’ di gestione dell’Aeroporto “Giuseppe Nicelli” sapeva di questa “clausola leonina” che vanificava gran parte dei progetti annunciati il 5 marzo 2011?</span></div><div><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><span style="font-size: small;"> </span><span style="font-size: small;"> </span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-29854703520823703732012-07-09T16:29:00.002+02:002012-08-31T16:30:20.305+02:00QUEI RAMI SECCHI DA TAGLIARE<br />
<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;"> Lettere firmate con testimonianze di persone che dal Lido o da Pellestrina devono andare all 'ospedale dell 'Angelo, reparti che all 'Ospedale Civile di Venezia "smobilitano" come risposto a chi telefonava, un ospedale, che perde un po' alla volta i reparti o i servizi, ecco come si presenta la sanità veneziana. E pensare che tempo fa pareva ci fosse una denuncia per procurato allarme a chi aveva esposto un manifesto che prevedeva quanto ora sta avvenendo. Il sistema è sempre lo stesso ed è stato collaudato benissimo per la chiusura di altri ospedali. Il metodo del "carciofo" eliminare le foglie un po' alla volta per poi restare senza niente.</span></span></div><a name='more'></a> L'abbiamo vissuto sulla nostra pelle all'Ospedale al Mare del Lido e all 'Ospedale Giustinian. Il metodo è sempre lo stesso: non si assume personale in sostituzione a chi va in pensione o viene trasferito, si peggiorano i servizi, i pazienti si lamentano e non accedono più a quelle strutture. Di conseguenza si dice: "II reparto ha pochissima affluenza, è un ramo secco da tagliare "e così i bravi amministratori sono "costretti" a chiuderlo. Non importa che il territorio sia sguarnito l'importante è far vedere che i tagli sono indispensabili. E' un metodo che è presente anche in altri campi, come in quello ambientale. Si è, ad esempio, proprietari di un parco che non frutta nulla se non l'aria pura respirata dai vicini che viene emessa dagli alberi. Si pensa allora di eliminarlo e costruire condomini e cementificarlo tutto. Il metodo è simile a quello degli ospedali: si fa in modo che l'area degradi, non si fa più alcun intervento sulle piante si usa il parco come una discarica, a questo punto i bravi proprietari chiedono il permesso di costruire. Dicendo: è indecorosa un'area così ridotta e dimostrano che un condominio o un supermercato o un garage risolverebbero la situazione di degrado dell 'area. Sanità e ambiente sono le due cose più importanti per la vita dell'uomo, quanto ci vorrà perché, anche qui, come in tutto il resto del mondo civile ci si renda conto di queste priorità? Questi metodi non sono degni nemmeno del terzo mondo e chi dovrebbe fermare questi scandali, al contrario, li favorisce. Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-83927729036988567282012-07-08T15:58:00.002+02:002012-08-31T16:08:03.373+02:00Municipalità del Lido e Pellestrina<div style="text-align: justify;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;"> <span style="font-family: Verdana,sans-serif;">II presidente della Municipalità del Lido si lagna perché i dipendenti vengono trasferiti, il vicesindaco parla di difficoltà a interfacciarsi con la struttura. Una struttura a mio vedere inesistente ed inutile. Un presidente che diceva di essere dalla parte dei cittadini con lo slogan «Padroni a casa nostra» e altri slogan visti nei volantini quali: «No alla cementificazione del Lido», slogan seri, ma ridicoli quando provengono dalla stesse bocche che hanno approvato ogni progetto di sfruttamento del territorio, tra i quali</span></span><br />
<a name='more'></a><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> l'ultimo a Ca' Roman approvato anche dal presidente, proprio lui che è di Pellestrina! Una municipalità, dicevo, che non ha fatto niente per il Lido, se non ci fosse stata non sarebbe cambiato nulla. Un giorno vorrò vedere le delibere prodotte in questi due anni. Al Comune le commissioni consiliari, vari uffici degli assessori hanno completamente bypassato la municipal ità. Quante volte li abbiamo sentiti dire che gli unici interlocutori seri, quando si parla del Lido, sono le associazioni ambientali-ste e il coordinamento che opera sul territorio, che conosce profondamente cosa pensa !agente ed è sempre in contatto con la popolazione. Basta guardare sul sito www.unaltrolido.com per vedere una serie infinita di attività per data e per tipo che dovrebbe fare arrossire se confrontata con quelle della Municipalità.</span></span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-24522578476706086712012-07-02T09:23:00.005+02:002012-07-13T09:46:47.767+02:00Ex ospedale al Mare, grazie di aver rinunciato di Roberto Bianchin<div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;">Un imprenditore di antico pelo, di quelli che sanno bene come navigare al riparo dalle tempeste, e che hanno le mani in pasta in molti degli affari lagunari, si è lamentato del fatto che nessuno, in città, gli abbia detto grazie. Il grazie che chiedeva - senza specificare peraltro se doveva essere pubblico o privato, espresso a voce o per iscritto, e da parte di chi - era riferito al fatto che l'imprenditore in questione aveva messo sul tavolo, attraverso le sue aziende, i soldini (non pochi, in verità) necessari per ospitare a Venezia uno dei rari eventi positivi degli ultimi decenni, e che ha riscosso larghi consensi come non accade frequentemente nel litigioso capoluogo lagunare, quale la Coppa America. Si può rimediare subito. Il grazie che voleva, e che non ha avuto, lo può avere adesso.</span></div><a name='more'></a><div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Adesso che - per motivi suoi - ha rinunciato, con le sue aziende e qualcun'altra con cui si era accordato, al grande progetto di trasformare il vecchio ospedale al Mare del Lido di Venezia in un gigantesco (e francamente orribile) villaggio turistico con annessa un'altrettanto orripilante darsena, grande come l'isola della Giudecca. Grazie. Ora possiamo dirglielo e farlo contento. Grazie di cuore per aver rinunciato. Per aver risparmiato alla città un'altra pericolosa avventura. Una nuova bruttura. L'ennesima ferita. Non se la prenda il Comune se perderà qualche soldino per questo. Non sarebbero comunque stati risolutivi. Tanto la bancarotta è assicurata lo stesso. In fondo, non l'avrebbero evitata neanche i soldini del Casinò né quelli del Fontego dei Tedeschi. Piuttosto, c'è da chiedersi come abbia potuto il Comune convincersi della bontà di quei progetti faraonici sul Lido, quando anche un bambino sarebbe rimasto come minimo perplesso, e come abbia fatto a credere che avrebbero potuto davvero venire realizzati. Non uno dei grandi progetti sbandierati sul Lido è stato portato a termine. Non solo. Nessuno di questi progetti è neanche lontanamente decollato. Un fallimento prevedibile da subito. Bastava guardare come avevano mosso i primi passi i protagonisti della vicenda. Per questo motivo anche i lidensi (quelli che ci credevano) non se la prendano per la perdita dei bei progettini sull'ospedale al mare, sul forte di Malamocco, sul Parco delle Rose, sull'hotel Des Bains, sull'albergo Excelsior e quant'altro. Da un lato era evidente che, proprio perché troppo faraonici, non sarebbero mai andati in porto. Dall'altro era palese che non avrebbero trasformato in meglio (anzi) il volto dell'isola. Che è un volto pigro, mediocre, degradato e decadente. Un'isola poco curata. Che non profuma di vacanze. Che non mette allegria. Una vecchia stazione balneare un tempo alla moda, che è diventata una modesta periferia urbana. La spiaggia della mondanità, del jet set internazionale, trasformata nel dolce ospizio dei pensionati veneziani. Inutile illudersi. Invece di cullare sogni impossibili, e invece di piangere lacrime nostalgiche su un nobile passato che non può più ritornare, l'ex isola d'oro, proprio come una vecchia signora, dovrebbe curarsi un po' di più. Migliorare il suo aspetto, abbellirsi, sistemare gli alberghi, le strade, le strutture, pensare a qualche spettacolo, qualche festa. Senza scimmiottare caciarone spiagge di massa, ma cercando di ritagliarsi uno spazietto élitario, raffinato e tranquillo, garbato ed elegante, guardando più a Forte dei Marmi che a Rimini, se proprio si deve fare un paragone, visto che un'identità precisa l'isola non l'ha più. Non sono stati capaci neanche di costruire una sala cinematografica. E volevano risalire la china costruendo la più grande darsena del Mediterraneo e piantandoci sopra il tendone di Lele Mora. Grazie per aver rinunciato. r.bianchin</span><span style="font-size: small;">g repubblica.it</span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-62092019010219583642012-06-26T07:57:00.004+02:002012-06-26T08:01:32.663+02:00Il Rinascimento del Lido tramonta ad Est (Capital).<div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">E’ partita dunque la battaglia legale tra EstCapital e Comune. Questa volta a pagare il conto non sarà solo il Lido (l’ambiente e il territorio consumato a fini speculativi), ma anche il bilancio comunale e dunque tutti i cittadini veneziani. Per quanto siamo stati critici verso i progetti che EstCapital si è fatta approvare sulla corsia riservata agli interventi celebrativi del 150° dell’Unità, non possiamo non riconoscere ora che parecchie ragioni (contrattuali) stanno dalla sua parte. L’origine dei guai di oggi sta infatti nel contratto preliminare di vendita sottoscritto da EstCapital e Commissario il 30 dicembre 2010 (e secretato da questi anche ai consiglieri comunali) con condizioni di assoluta garanzia per la parte privata. </span><br />
<span style="font-size: small;"></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-size: small;">Ad esempio, l’abbattimento del Monoblocco è una condizione essenziale per l’esecuzione del contratto, ma è una condizione irrealizzabile quando il corrispettivo a carico di EstCapital è di 9 milioni mentre il costo preventivato delle nuove sedi è di 18 milioni e la Regione nell’approvarlo mette a verbale, non senza saggezza, che per l’operazione non dovrà risultare alcun costo, né per essa, né per l’ULS ! Evidentemente EstCapital è condizionata anche dall’evoluzione negativa del mercato cui si rivolgevano le sue offerte immobiliari, ma, certamente non perderà un euro da tutta l’operazione visto che una clausola contrattuale prevede che in caso di risoluzione del contratto da parte di EstCapital questa ha diritto, oltre al ristoro dei danni subiti (fino a 3,5 milioni di euro), anche al rimborso di “tutte le spese sostenute debitamente rendicontate” (spese progettuali ed altre). Forse EstCapital mira ad una nuova contrattazione più adeguata ai suoi interessi (e alle sue possibilità) attuali. Non sarebbe un fatto nuovo; ci basti ricordare come è andata in precedenza: • un primo bando di vendita per l’ex Ospedale al Mare, con un unico concorrente (EstCapital) ed un’offerta da 81,5 milioni, andato a monte; • un secondo bando di vendita per l’ex Ospedale al Mare, unita alle concessioni demaniali per il porto a S. Nicolò e per lo stabilimento balneare, andato, stranamente, deserto; • l’invito a partecipare ad una procedura negoziata rivolto, nello stesso giorno della gara andata deserta, ad un unico soggetto (EstCapital !); • la disponibilità velocissimamente comunicata da EstCapital il giorno seguente (23.12. 2010), • l’approvazione in Conferenza di Servizi il 30.12.2010 delle proposte di EstCapital; • la sottoscrizione del contratto preliminare di vendita dell’ex Ospedale al Mare (61 milioni di euro) ed unite concessioni demaniali per porto e spiaggia, nella stessa giornata. Ma oggi, ormai, malgrado i vantaggi collaterali per EstCapital (i progetti approvati per i grandi alberghi e per l’intervento al Forte di Malamocco) sono venuti meno gli obiettivi su cui si basava tutta l’impalcatura: 1. il miglioramento dei servizi sanitari dell’isola; 2. la costruzione del Nuovo Palazzo del Cinema e dei Congressi; 3. una adeguata qualificazione dell’Isola del Lido Da questa considerazione occorre ora ripartire. Invitiamo dunque, ancora una volta, Sindaco, Consiglieri comunali, USSL e Biennale ad assumere le proprie responsabilità, ciascuno per il ruolo e le responsabilità che gli compete, ma con chiarezza, trasparenza ed ascoltando la città. Via le mani forti dunque dalla città, si pensi ai veri interessi comuni, del territorio, della cittadinanza, della stessa Mostra del Cinema ! Occorre un nuovo progetto, condiviso e sostenibile. Quanto alla storia, le responsabilità politiche, sono di chi ha voluto affidare anche quei poteri straordinari ingiustificati al Commissario incaricato per il nuovo Palacinema e degli amministratori comunali che, nel tempo e nei diversi ruoli, per nulla o troppo debolmente hanno rivendicato le proprie prerogative. Quanto infine, alla storia ancora da conoscere, ricordiamo che già quasi un migliaio di cittadini ha firmato un nostro appello per sapere come si sia potuto spendere una cifra spropositata (ormai ci avviciniamo ai 40 milioni di euro) con così scarso costrutto. Qualcuno vuole rispondere ? </span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-81727026166968661942012-06-23T08:03:00.006+02:002012-06-26T08:01:53.744+02:00L'isola d'oro - Roberto Stefan<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Colli Euganei. Ad un tiro di schioppo dal Monastero di Praglia, in Comune di Luvigliano, è stata restituita alla comunità Villa dei Vscescovi prestigiosa costruzione dei primi del 1500 circondata da 4 ettari di parco in parte a vigneto. La "Villa dell'ozio", come è stata curiosamente ribattezzata, è sede di incontri aggregativi ed è promotrice di iniziative socio/culturali. Per il suo totale recupero sono stati investiti 6 mln di euro (fonte TGR). Per un importo già stimato in 6,5 mln al netto di urbanizzazioni, abbellimenti, piantumazioni, i professionisti nostrani riusciranno forse a chiudere il buco del piazzale del Casinò. Facendo 2+2, senza sia stato realizzato ancora niente, siamo già riusciti a regalare (a chi?) 43 mln e mezzo di euro. E non è ancora finita. Mi chiedo perchè tutti i soggetti, dal primo all'ultimo ed a tutti i livelli, che hanno ruotato intorno alla brillante operazionenon se ne vanno a casa? Viene oggi ipotizzato che i Magistrati possano essere chiamati a rispondere personalmente ed economicamente in caso di "cantonate". Estenderei il discorso alla fattispeciee, così potremmo magari recuperare qualche soldino. Nostro. Roberto Stefan </span></span><br />
<br />
<br />
</div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-31960189870520002612012-05-13T16:33:00.001+02:002012-08-31T16:36:39.762+02:00POVERO LIDO COME È STATO RIDOTTO<div style="text-align: justify;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;"> "Finita la festa gabbato lo santo" recita un vecchio proverbio. Sono finiti i festeggiamenti per l'Unità d'Italia e si comincia a non ricordare più questo anniversario. Adesso mi chiedo con quale coraggio il Commissario Straordinario andrà a chiedere allo Stato i circa trenta milioni per proseguire i lavori per il Palazzo del Cinema. Tutti ormai ci chiediamo come andrà a finire questa operazione nata malissimo col taglio della pineta e ritenuta, da subito, fallimentare da coloro che ragionano. Siamo arrivati a metà 2011 e la situazione è ferma. Fermi da un anno sono i lavori all'Hotel Des Bains con circa 200 dipendenti in giro per il mondo alla faccia dell'incremento dell'occupazione prevista. Fermi sono i lavori al Forte di Malamocco che sembra non interessare più. Il Parco della Favorita non è stato venduto. Il Comune è ancora in pericolo di commissariamento. Si continua a trovare amianto anche sotto i tre metri nell'area Casinò. </span><br />
<a name='more'></a><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;">Ferma la richiesta di Convegni causa lavori i corso. Due anni di traffico a singhiozzo in lungomare con marciapiedi per biciclette e pedoni. Proteste dei comitati per lo scempio ambientale. Proteste dei commercianti e degli albergatori per i ritardi. Pericolo di sopravvivenza della Mostra del Cinema. Distruzione del Forte Austriaco al Casinò. Scandalosa cementificazione prevista del Parco delle Rose. Folle idea di abbattere una sede sanitaria funzionante (monoblocco) restaurata da poco (spesi 5 milioni). Assurdo progetto di un porto turistico che richiederà milioni per la costruzione in un periodo di crisi internazionale ed è pronto in Italia un decreto legge che aumenterà le tasse sui fondi di investimento. Se fosse tutto fermo per mancanza di liquidità da parte dell'investitore, forse quest'ultima notizia darebbe un colpo di grazia a tutta l'operazione. Povero Lido com'è stato ridotto dall'esaltazione e manie di grandezza da parte dei politici locali. E pensare che tutto poteva essere evitato: bastava costruire un'altra sala cinematografica sopra quella del vecchio palazzo</span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-12095868268822227922012-05-11T16:01:00.001+02:002012-08-31T16:08:32.793+02:00Actv MA A COSA SERVE ALLORA L'IMOB?<div style="text-align: justify;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;"> <span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Devo ammettere che la mia era fino a tempo fa una voce fuori dal coro, sarà perché ho vissuto una vita con l'informatica, ma per me bippare l'Imob anche per gli abbonati mi sembrava una cosa valida ai fini statistici, si sarebbero potuti studiare i flussi e quindi migliorare il servizio. Col passare del tempo questa mia convinzione è man mano svanita. Pensavo: "Saremo in grado, ricordando che siamo in Italia e non in Giappone, </span></span></span><br />
<a name='more'></a><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">di portare a termine un 'operazione simile?". Già avevo qualche grosso dubbio. Poi, leggo dai giornali che ci sono addetti che raccolgono statistiche su questionari cartacei, ho pensato: "Qui casca il palco". Ma il colpo di grazia me 1'ha dato una letterina inviatami entro i trenta giorni previsti dal-l'Acty che rispondeva ad una mia richiesta di rimborso per il malfunzionamento della tessera Imob (mi ha "mangiato" biglietti più costosi in cambio di traghetti), Ma udite, udite cosa risponde l'Acty: "...omissis... in conformità a quanto previsto dal Codice della Privacy e su disposizione del Comune di Venezia, i dati riguardanti l'utilizzo dei singoli biglietti quali data, ora e la località dove sono stati convalidati vengono oscurati dopo un giorno". Io avrei capito che avessero detto nome e cognome vengono oscurati ma quelli che Actv oscura sono, fino a prova contraria, dati statistici! Spero che il funzionario che ha firmato la lettera si sia espresso male o che non sia a conoscenza delle procedure informatiche del suo ente e che quei dati, invece, vengano raccolti ma in forma anonima, altrimenti che statistica si potrebbe fare. Per chi fosse curioso di sapere che fine farà il rimborso mi si dice: "...Tuttavia, in considerazione del fatto che le nostre operatrici di biglietteria sono state testimoni di quanto da lei esposto, siamo disponibili ecc. ecc." Poveraccio colui al quale spariranno dalla tessera molti biglietti e non avrà alcun testimone targato Actv o Vela.</span></span></span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-79535959985526960172012-05-08T08:17:00.002+02:002012-06-23T07:53:08.548+02:00Buona biciclettata<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbQ-YItNIQRkBBFQ545hw4gdgEs5baEBBbmn2Qf82Xo58QsvrKwUmrGfuV5ArbdnJJJNQcLAkqsqQ3IgjcEaEhBdVTeEeXxL1Ah4u05SqH0T5bp3ejNAZYtY4iqU_WVXLkjWqTxspMXUaI/s1600/v1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbQ-YItNIQRkBBFQ545hw4gdgEs5baEBBbmn2Qf82Xo58QsvrKwUmrGfuV5ArbdnJJJNQcLAkqsqQ3IgjcEaEhBdVTeEeXxL1Ah4u05SqH0T5bp3ejNAZYtY4iqU_WVXLkjWqTxspMXUaI/s1600/v1.JPG" /></a></div><span style="color: red; font-size: x-large;"><b> RINVIATA CAUSA MALTEMPO</b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgWvL0YcDKRR2_HGu6AXkdiy6ETUgur6u4abJFz_mEviupkHKTcpVtB_SZDIWp5RvL3l193eFJGY8ee94xsRHp4Zkox6y3J39OlCi-oBIPfH1H_bIkjSFP_6WorF8a2ihD25ZlwtTHrASb/s1600/V2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgWvL0YcDKRR2_HGu6AXkdiy6ETUgur6u4abJFz_mEviupkHKTcpVtB_SZDIWp5RvL3l193eFJGY8ee94xsRHp4Zkox6y3J39OlCi-oBIPfH1H_bIkjSFP_6WorF8a2ihD25ZlwtTHrASb/s1600/V2.JPG" /></a></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-18098400250550718942012-05-07T08:20:00.000+02:002012-05-08T08:25:20.314+02:00America's cup<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbyoGfxEFCwuXFAM9nRwGcT51LEWY9uq2foPQiyqPd15E5IjLBoUFchmNtp6wxXXfIrParNu54lHguuWan6Yq8_qT37MKiA25pIY2l20de9CPljsazIVkqBHCXMaGkQLuTofwE9NTOO6zu/s1600/Cattura.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbyoGfxEFCwuXFAM9nRwGcT51LEWY9uq2foPQiyqPd15E5IjLBoUFchmNtp6wxXXfIrParNu54lHguuWan6Yq8_qT37MKiA25pIY2l20de9CPljsazIVkqBHCXMaGkQLuTofwE9NTOO6zu/s1600/Cattura.JPG" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2TbAhHih9wPYN97DbpShiFwfCIy1cd5UhvKXkLNMSRRaFiyRn-6WMHaRjef3b3CDGNEIrNrBlGL6cL_HonAcDaMGMcIUMkrBxZ1ouFyngXtwOmRqk-m9L3ADlZ0oh7wmCoJLBae-QQDlx/s1600/wwf2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="254" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2TbAhHih9wPYN97DbpShiFwfCIy1cd5UhvKXkLNMSRRaFiyRn-6WMHaRjef3b3CDGNEIrNrBlGL6cL_HonAcDaMGMcIUMkrBxZ1ouFyngXtwOmRqk-m9L3ADlZ0oh7wmCoJLBae-QQDlx/s640/wwf2.JPG" width="640" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpDHO8-l5SHGP0d5kJEXmoJ0oRMEIabovanCjzfRxWOAKfzR5yGJviBt6ibc_xBkMaN6_ljtO1wPz_8KKgIbc5Ek_KjqUeFehyxLugYfCYCXtLgel2SbJWWHZLQpxuJW2Qp7ku0YpxQbZ0/s1600/wwf1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpDHO8-l5SHGP0d5kJEXmoJ0oRMEIabovanCjzfRxWOAKfzR5yGJviBt6ibc_xBkMaN6_ljtO1wPz_8KKgIbc5Ek_KjqUeFehyxLugYfCYCXtLgel2SbJWWHZLQpxuJW2Qp7ku0YpxQbZ0/s640/wwf1.JPG" width="640" /></a></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-48341297489676090582012-04-17T16:10:00.001+02:002012-08-31T16:11:21.829+02:00LA MIA ALTERNATIVA AL "PALABUCO"<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;"> Anch'io avrei un bel progetto al posto del palabuco alla Mostra del cinema di Venezia. Naturalmente questo progetto, essendo innovativo, ha il mio copyright: penso ad una bella scalinata davanti al Casinò, una scritta "Casinò" in rosso, un piazzale con qualche parcheggio e, guardando il Casinò a destra, una pineta di 88 pini marittimi domestici. Poi si potrebbero piantare degli alberi verso il garden del casinò e un'aiuola di pini e fiori tra il Casinò e il palazzo del cinema. Sarebbero belli anche due chioschetti-bar tra la pineta e il garden con tende e tavolini. Pensate quanto ci guadagnerebbe il paesaggio. Mi associo ai cittadini del Lido con i ringraziamenti al sindaco, al commissario straordinario che con la misera somma di 38 milioni di euro ci ha portato ad una situazione tale da poter ora spenderne ancora per questo mio esclusivo progetto. Poi, se si pensasse di costruire un nuovo Palazzo del Cinema, si potrebbero sempre tagliare i pini e costruirlo (magari in vetro), pensa quanti posti di lavoro...</span></span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-58807653463380905422012-03-23T16:19:00.000+01:002012-08-31T16:20:07.502+02:00POSTI DI LAVORO E GRANDI ALBERGHI <div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;">Ormai la gente è stufa di promesse non mantenute, ne ha avuto abbastanza specialmente di promesse di posti di lavoro inesistenti. Ora anche qui sta succedendo la stessa cosa. La notizia relativa al dimezzamento dei dipendenti del Hotel Excelsior del Lido, conseguente a quella del licenziamento di tutti i dipendenti del Hotel Des Bains di tre anni fa, è stata presa con molta rabbia anche dai cittadini locali oltre che, naturalmente, dai dipendenti stessi. Si potrebbe pensare che quanto accaduto sia la conseguenza di un periodo di crisi, ma non è così perché quando la proprietà degli alberghi, che è la stessa che per ottenere i permessi per Ospedale al Mare, porto turistico ecc. aveva promesso un migliaio di nuovi posti di lavoro, eravamo già in piena crisi. Che affidameneto può avere chi sulla carta patinata dei progetti promette più mille e prima di cominciare parte con meno cinquecento? Anche questi ultimi dipendenti ex Excelsior dovranno emigrare per cercare lavoro come hanno già fatto gli ex Des Bains?</span></span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-59682534351823262712012-03-09T16:21:00.000+01:002012-08-31T16:22:11.217+02:00IL LIDO NON È PIÙ UN'ISOLA DI SIGNORI<div style="text-align: justify;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;"> <span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Leggendo tutte le lagnanze sulle tariffe dell'Actv ho visto che sono quasi tutte firmate da lidensi, me compreso, o si riferiscono a tratte che fanno capo al Lido. Bambini del Lido diversi da quella di terraferma, biglietti previsti ma inesistenti, decine di problemi inerenti le corse dei ferry boat, Lido considerato extraurbano, biglietti venduti solo in carnet da dieci, adesso anche impiegati che chiedono dati, carte d'identità ecc. Ne ho parlato un po' con i lidensi. La maggior parte è abbonata e ha il solo problema di dover bippare (verbo tremendo). Ma chi ha i soli biglietti si trova davanti ad un piccolo caos. Nelle chiacchere da bar è scaturito che già l'Acnil e ora l'Actv hanno sempre considerato il Lido un'isola di "signori" coloro che potevano spendere e che si poteva approfittare di questo tanto nessuno avrebbe protestato. Forse c'è un po' di ragione, ma adesso non è più così! Bisogna che il Comune e l'Actv riprendano in mano il tariffario generale. Devono rivedere in parti-colar modo anche corse, regolamento e tariffe del ferry-boat compreso Pellestrina. Tutto il comune deve essere considerato territorio urbano, comprese le isole, e per percorrerlo tutto con i mezzi pubblici, deve essere necessario un solo biglietto urbano con un'unica tariffa. Per quanto riguarda il ferry-boat, perché non si ripristina la regola delle due corse in rosso recuperabili nell'abbonamento successivo? All'Actv non costerebbe niente mentre per gli abbonati sarebbe molto comodo per non trovarsi senza corse e dover pagare la tariffa intera. O l'Actv vorrebbe guadagnare anche sulle dimenticanze dei sui clienti... </span></span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-88552977883069226042012-03-03T16:23:00.000+01:002012-08-31T16:23:57.028+02:00CHIUDERE LA BOCCA CON CERTI METODI<div style="text-align: justify;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;"> <span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Archiviata la denuncia per diffamazione intentata da Est-Capital contro il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido, chi rimborserà adesso i componenti del Coordinamento che hanno speso tempo e danaro per gli avvocati? Cifre che per Est-Capital sono bazzecole ma per chi vive di stipendio o pensione non sono affatto insignificanti. Quando leggo che il Sindaco pensa di querelare Italia Nostra, quando leggo che il Direttore Generale dell'Asl pensa di querelare chi ha scritto che l'Ospedale Civile chiude, quando leggo che Benetton pensa di querelare non ricordo chi ecc. ecc. Mi domando se questi siano metodi per far chiudere la bocca a dei poveri cristi che riportano le critiche e le proteste dei cittadini e che nonostante tutto alla fine avranno ragione e dovranno pagarne le spese di tasca propria.</span></span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-12466575598900520692012-02-25T16:24:00.000+01:002012-08-31T16:25:23.364+02:00IL VERO PROBLEMA È LA SPECIFICITÀ<div style="text-align: justify;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;"> <span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Mi associo a Marino Chiozzotto che conosco e condivido molte delle sue battaglie. Il problema della tariffa unica dei 75, dei 90 minuti è solo un piccolo problema del grande problema del territorio urbano di Venezia che ha un nome solo: "specificità". La specificità veneziana viene presa in considerazione solo quando fa comodo. Lo trovate un comune in Italia dove per recarsi da una parte all'altra del territorio urbano ci si impiega anche due ore e più se si pensa per esempio a Burano? Normalmente, esclusa qualche eccezione, i nuovi ospedali adesso vengono sì costruiti verso la periferia delle città, ma una città come Venezia, con le sue isole, non può essere paragonata a nessun'altra città italiana e forse mondiale. Se il principio di specificità veneziana fosse applicato, oggi non penseremo nemmeno lontanamente di declassare e tanto meno di eliminare l'Ospedale Civile, non vedremo più i condomini galleggianti in laguna di Venezia eccetera eccetera si potrebbe andar avanti per pagine e tra questi eccetera c'è anche il problema del biglietto unico urbano. Fino a prova contraria Pellestrina, Lido, Burano, Zelarino (sic) fanno parte del comune urbano di Venezia, se il trasferimento da un punto all'altro richiede un tempo enorme in confronto ad altre città la colpa non è né dei cittadini né dell'Actv né del Comune, questi, però, devono risolvere il problema al più presto e non mi si dica che aumenterebbero i costi. Marino Chiozzotto il problema lo risolverebbe subito, venderebbe a Londra un bel po' di tornelli in esubero al pontile del Lido.</span></span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-61411423667718571582012-02-09T16:26:00.000+01:002012-08-31T16:27:03.878+02:00Venezia non é adatta per le grandi navi<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span id="lblOCR" style="font-size: small; left: 10%; text-align: justify; width: 80%;">Visto che ognuno dice la sua sul problema delle grandi navi, vorrei anch'io dire la mia, ma non sarà una soluzione uscita dal cilindro perché dopo aver perso ore col naso sulle carte della laguna, in vari incontri con le associazioni con architetti ,con ingegneri ed aver simulato tutti i progetti ventilati in questi giorni, sono arrivato alla conclusione che tutto quanto è stato pensato ha centinaia di controindicazioni ancor più gravi della gravissima situazione attuale. Problemi di scavo con stravolgimento della laguna, ubicazioni assurde perla mobilità, progetti faraonici e costosissimi con tempi lunghissimi, insomma non c'è soluzione. Non è possibile far passare le navi in bacino, ma non è nemmeno possibile trovare la soluzione. Purtroppo le navi di grande stazza a Venezia dovranno essere escluse. Purtroppo per chi ? Bisognerebbefare dei conti, non basta dire l'economia veneziana andrà in rovina. Quali e quanti veneziani, e sottolineo veneziani, perderebbero i loro guadagni ? Quanto perderebbe, o guadagnerebbe, la comunità? e il Comune cosa ci perderebbe se attualmente non ci guadagna niente? Bisognafare dei conti fatti bene e poi fare dei calcoli tipo quelli che fanno le assicurazioni e vedere se la cifra che si perderà copre il grossissimo rischio di incidente che potrebbe essere anche di molto superiore a quel-lo del Concordia in un laguna come quella di Venezia. Venezia non è adatta a questo: dalle gondole ai vaporini, dai velieri alle navi, ma adesso abbiamo superato il limite e bisogna tornare indietro a meno che non vogliamo pensare ad una Venezia futura con eliporti in piazza S.Marco, sublagunari, funivie, grandi navi, moto d'acqua nei canali, people mover, strade sopraelevate, grattacieli, vasche sui tetti dei palazzi, ponti senza gradini per il passaggio dei motocicli e trenini turistici. Venice-land! </span></span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-91091309907416210942012-02-01T17:17:00.007+01:002012-02-01T17:29:22.219+01:00Un giardiniere al posto del Commissario<div style="text-align: justify;"><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu-HZn54PtVqoyxuaG3XazvJ8vGZTFDXJASBt4s-jnxA3SXEJFvXzO-122VqjCivZNIcH9d3WZfVZ6a_BBBzpvpuXLDGLFzqhlBZmzO2FEwO5vkCwqyA1pUhtIzxipdBT_aEFkfvMvk056/s1600/Snapshot(81).jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="264" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu-HZn54PtVqoyxuaG3XazvJ8vGZTFDXJASBt4s-jnxA3SXEJFvXzO-122VqjCivZNIcH9d3WZfVZ6a_BBBzpvpuXLDGLFzqhlBZmzO2FEwO5vkCwqyA1pUhtIzxipdBT_aEFkfvMvk056/s320/Snapshot(81).jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">“Non c’è commissario che tenga, basterebbero un bravo giardiniere e due geometri per chiudere il buco ” questo quanto detto dal Rettore dell’Università IUAV di Venezia<b> Prof. Amerigo Restucci</b> lunedì 30 alla platea affollatissima del cinema Astra nell’incontro organizzato dal <b>Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido</b> e dallo<b> IUAV</b> dal titolo «Il nuovo Palazzo del cinema: tra fallimento e rilancio».</div></div><div style="text-align: justify;">L’intervento applauditissimo del Prof. Restucci ha ripercorso tutta la storia dall’Ospedale al Mare ai 37 milioni di euro bruciati per un “buco” da chiudere al più presto.</div><div style="text-align: justify;">Il convegno del cinema Astra è la conclusione dei lavori svolti da docenti e studenti del laboratorio di Sviluppo Economico del corso di laurea in Management.“IUAV e Coordinamento insieme per dimostrare ancora una volta che un altro Lido è possibile, ma anche un’altra architettura è possibile” questo ha detto nel suo intervento il portavoce del Coordinamento<b> Salvatore Lihard</b>.<br />
<a name='more'></a></div><div style="text-align: justify;"><b>Cristina Romier</b>i ha presentato i relatori intervenuti: i docenti <b>Prof</b>. <b>Aldo Norsa</b> e il <b>Prof. Federico Della Puppa </b>dello Iuav. Anche gli assenti giustificati hanno fatto il loro intervento attraverso un video di interviste girato nei giorni scorsi da <b>Paolo Fumagalli</b>: Il preside (lidense) della Facoltà di Architettura <b>Prof. Giancarlo Carnevale</b>, la <b>Prof. Mariarosa Vittadini</b> e il <b>Prof. Stefano Boato</b> docenti di Urbanistica IUAV.</div><div style="text-align: justify;">La voce unanime della serata è stata: no al Commissario, no al nuovo Palazzo, creazione di un arredo urbano verde al posto del buco, impegnare i milioni rimasti per ristrutturare l’esistente, ad esempio l’ex Palagalileo (in due piani) e la copertura del pattinodromo di via Falier. </div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-49593855997128025032012-02-01T16:59:00.002+01:002012-02-01T17:29:44.366+01:00C.A.A.L.- COMUNICATO STAMPA 01.02.2012Progetti per il cosiddetto sviluppo dell’Isola del Lido approvati nella conferenza di servizi del 22 luglio 2011.<br />
Decisione del Difensore Civico Comunale: illegittimo il silenzio apposto dall’Amministrazione Comunale alla richiesta di informazione ambientale riguardate l’assenso ai progetti dato dal Sindaco.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
All’indomani della conferenza di servizi che, in regime commissariale, il 22 luglio 2011 aveva approvato i diversi progetti volti al cosiddetto sviluppo del Lido (dal complesso turistico-residenziale ex Ospedale al Mare, al nuovo stabilimento balneare, al Porto turistico a S. Nicolò, alle villette nell’ex Forte di Malamocco, al “riassetto territoriale” dei servizi sociosanitari distrettuali del’ULSS, ecc,) il Coordinamento aveva fatto richiesta al Sindaco - secondo la normativa che garantisce l’accesso all’informazione ambientale (D.Lgsl. 195/2005) – di ottenere le istruttorie degli uffici comunali che avevano supportato e confortato l’assenso dato dal rappresentante del Comune in tale conferenza di servizi.<br />
<br />
L’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri che regola (regolava) il funzionamento di quella conferenza di servizi consentiva al Sindaco di intervenire prescindendo da pareri e autorizzazioni del Consiglio Comunale, ma, si ritiene, non lo dovrebbe autorizzare a prescindere dall’ordinaria istruttoria degli uffici quale elemento essenziale propedeutico alla formazione della sua decisione, di assenso o diniego che sia.<br />
<br />
La richiesta del Coordinamento non otteneva però alcun seguito dall’Amministrazione Comunale. Esso dunque ripresentava la stessa in modo più dettagliato il 5 dicembre e, non ottenendo ancora nessun riscontro nel termine di legge (30 giorni), rivolgeva una formale richiesta di intervento nei modi di legge al Difensore Civico Comunale in data 10 gennaio.<br />
<br />
Il Difensore Civico ha emesso, rapidamente, il 31.01.2012, la sua decisione con la quale “… ritiene che la determinazione negativa tacitamente assunta dall’Amministrazione Comunale sia illegittima, in quanto la richiesta di accesso si riferisce a fattispecie non rientrante tra le ipotesi per le quali il diritto di accesso è escluso …” … ed invita dunque la Direzione Affari Istituzionali a dar seguito all’istanza del Coordinamento.Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7391819504369089372.post-11172814622394282212012-02-01T16:52:00.000+01:002012-02-01T16:52:31.432+01:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5P1aNIhy3vhxRTqkaZ7R_3b-aylM3K51hfZhoo_33rxmh3VrM5CX_MFjHMw5RMFQXAem-BxOgwBQPpOrla2kz1xmesfScvSlhUGh8wkZs2rpDeCpDFW-q9_NH4FD7kLidZPt5M-eMvJqL/s1600/vol.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5P1aNIhy3vhxRTqkaZ7R_3b-aylM3K51hfZhoo_33rxmh3VrM5CX_MFjHMw5RMFQXAem-BxOgwBQPpOrla2kz1xmesfScvSlhUGh8wkZs2rpDeCpDFW-q9_NH4FD7kLidZPt5M-eMvJqL/s1600/vol.jpg" /></a></div>Unknownnoreply@blogger.com