domenica 31 gennaio 2010

ASL 12

"L'Asl 12 non ha vinto la lotteria” come ha detto il suo Direttore Generale, ma ha perso, ha perso tutto con una politica fondamentalmente sbagliata e per le scelte fallimentari.  La prima fu quella di aver alienato un immenso patrimonio tra case, uffici, negozi, alberghi di proprietà nel centro storico e di aver svenduto per pochi spiccioli immobili che adesso varrebbero fior di milioni.         
                     

Se solo si fossero rivisti i miseri importi degli affitti che riceveva e fossero stati stipulati contratti con prezzi allineati al mercato ora l'Asl sarebbe più ricca e avrebbe mantenuto il suo patrimonio immobiliare e che fine hanno fatto i milioni incassati dalla vendita dell’Ospedale al Mare del Lido che dovevano essere investiti per la sanità dell’isola? Adesso si sta progettando anche la vendita del Monoblocco perché dà impiccio allo  Skyline del   progetto edilizio che ruba anche il verde del Parco della Favorita. Ma, in compenso, abbiamo l'ospedale all'Angelo, ospedale ora in crisi, boicottato dagli assistiti che preferiscono altre Asl vicine e troppo lontano dalla popolazione di Venezia e delle isole in caso di ricoveri urgenti, per non parlare dell'immensa scomodità per raggiungerlo dai parenti dei malati ad esempio di Burano o di Pellestrina. Ma c'è l'Ospedale Civile, si potrà dire, ma forse è meglio dire “c'era” perché nelle politiche dell'Asl 12 c'è l'intenzione, e non solo, visto le ultime notizie, di succhiare risorse e personale per travasarle all'Angelo. Bene ha fatto il  Dott. Novarini che è ritenuto la persona più competente dell'amministrazione sanitaria a livello regionale e nazionale, visto il suo curriculum, a chiamare l’Angelo “Lucifero” e cosa dire dei primari che hanno contestato, sui giornali, il fallimento della sanità veneziana arrivando al punto di dire di essere costretti a votare Lega alle regionali, tappandosi non solo il naso, per spezzare quel anello politico che ha portato a questo sfascio. “Quando la gente non ama il suo ospedale”, richiamando le parole del  Dott. Novarini “è un pessimo segno; la privatizzazione strisciante porta al fallimento”.