lunedì 20 luglio 2009

IL CATASTROFISTA

In una mia lettera inviata in novembre 2008 elencavo tutto quanto sarebbe accaduto  a seguito della  decisione di costruire il palazzo del cinema proprio al posto della pineta. Deriso come catastrofista, una delle prime cose, la più futile che avevo scritto,  era che il trasferimento dei baretti in centro abitato avrebbe creato l'effetto "S.Margherita" con la protesta dei vicini. Questo, naturalmente, si è avverato.
Ma questa non è l'unica cosa che dovrebbe fermare i nostri costruttori/amministratori. ( li considero un'unica identità).
L'elenco è lungo:
- Il taglio della sovvenzione dello Stato per il Centenario dell'Unità d'Italia
- Il taglio della sovvenzione promessa dalla Regione
- la mancata vendita dell'ex ospedale al mare ovvero la probabile svendita dopo la decisione della sovrintendenza di vincolare l'area  (previsto nella stessa lettera)
- la protesta dei cittadini per il taglio degli alberi
- 10 associazioni ambientaliste mobilitate
- I 2550 cittadini che hanno firmato.
- gli altri cittadini che non avendo potuto firmare sono contrari
- le dimissioni del delegato all'ambiente che è stato messo in disparte dalla presidenza della municipalità
- i malumori all'interno della municipalità stessa
- Esperti ed intellettuali contrari che parteciperanno ad incontri in programma
- Iniziative con proiezioni di filmati sugli scempi ambientali al Lido
- la crisi economica che dovrebbe far dirottare i fondi verso cose più urgenti e consone ai bisogni dei cittadini
- la crisi del cinema italiano
- l'affluenza ridotta all'ultima  mostra
- l'inflazione di mostre del cinema che crescono come i funghi i italia e all'estero
- il taglio dello Stato alle produzioni di film italiani
- la tecnologia che cambierà completamente i sistemi di proiezione dei film
- l'incognita sugli scavi  vicino al mare in una zona geologicamente delicata
- l'incognita sul ritrovamento nel sottosuolo di materiale nocivo (amianto, residui chimici)
- la distruzione di uno storico forte austriaco
- la distruzione della galleria tra il casinò e l'attuale palazzo  recentemente ristrutturata  con alti costi
- l'impossibilità di ospitare congressi col rischio di sviare per sempre la ricettività dei congressi al Lido
- lo stravolgimento della viabilità in vicinanza del cantiere
- i disagi dei clienti delle spiagge limitrofe
- il normale svolgimento delle mostre durante gli anni del cantiere (gli attori sfileranno uscendo dalle buche)
- l'ubicazione della "carovana del cinema" tende stand ecc.
- la probabile chiusura del boschetto del casinò  durante i lavori
nonostante tutto questo ed altri inconvenienti, che lascio elencare ad altri lettori, "loro" vanno avanti lo stesso perchè interpellati mi hanno detto che questi sono i contro ma ci sono da non sottovalutare anche i pro:
1000 posti di lavoro per giovani durante i 15 giorni della mostra ed alberghi e ristoranti pieni per 10 giorni.
Ho interpellato uno dei  proprietari del  più famoso ristorante del Gran Viale, mi ha detto che i giorni di bassissima presenza sono stati proprio quelli della mostra del cinema.
Per i giovani facciamo un po' di calcoli: con i soldi del nuovo palazzo si potrebbero stipendiare  i 1000 giovani  con  1000 euro  al mese  per sette o otto anni.
Basta, bisogna fermarli !