venerdì 11 maggio 2012

Actv MA A COSA SERVE ALLORA L'IMOB?

 Devo ammettere che la mia era fino a tempo fa una voce fuori dal coro, sarà perché ho vissuto una vita con l'informatica, ma per me bippare l'Imob anche per gli abbonati mi sembrava una cosa valida ai fini statistici, si sarebbero potuti studiare i flussi e quindi migliorare il servizio. Col passare del tempo questa mia convinzione è man mano svanita. Pensavo: "Saremo in grado, ricordando che siamo in Italia e non in Giappone,
di portare a termine un 'operazione simile?". Già avevo qualche grosso dubbio. Poi, leggo dai giornali che ci sono addetti che raccolgono statistiche su questionari cartacei, ho pensato: "Qui casca il palco". Ma il colpo di grazia me 1'ha dato una letterina inviatami entro i trenta giorni previsti dal-l'Acty che rispondeva ad una mia richiesta di rimborso per il malfunzionamento della tessera Imob (mi ha "mangiato" biglietti più costosi in cambio di traghetti), Ma udite, udite cosa risponde l'Acty: "...omissis... in conformità a quanto previsto dal Codice della Privacy e su disposizione del Comune di Venezia, i dati riguardanti l'utilizzo dei singoli biglietti quali data, ora e la località dove sono stati convalidati vengono oscurati dopo un giorno". Io avrei capito che avessero detto nome e cognome vengono oscurati ma quelli che Actv oscura sono, fino a prova contraria, dati statistici! Spero che il funzionario che ha firmato la lettera si sia espresso male o che non sia a conoscenza delle procedure informatiche del suo ente e che quei dati, invece, vengano raccolti ma in forma anonima, altrimenti che statistica si potrebbe fare. Per chi fosse curioso di sapere che fine farà il rimborso mi si dice: "...Tuttavia, in considerazione del fatto che le nostre operatrici di biglietteria sono state testimoni di quanto da lei esposto, siamo disponibili ecc. ecc." Poveraccio colui al quale spariranno dalla tessera molti biglietti e non avrà alcun testimone targato Actv o Vela.