venerdì 9 dicembre 2011

Lettera: All’Assessore al Patrimonio

All’Assessore al Patrimonio   
Bruno Filippini    
oggetto: Uso pubblico del Teatro Marinoni e della Chiesetta di Santa Maria Nascente    nel compendio dell’ex Ospedale al Mare del Lido di Venezia in via di alienazione.    Lo schema di convenzione tra Comune di Venezia ed Est Capital, approvato con deliberazione della Giunta    Comunale in data 24.11.2011, prevede (all’art. 12) in relazione al contratto definitivo di compravendita dell’area dell’ex Ospedale al Mare, da stipularsi entro il 30.06.2012, che siano destinati ad “uso pubblico” la Chiesa di Santa Maria Nascente (con indulgenza plenaria annessa al Pio Esercizio della Via Crucis del pittore Giuseppe Cherubini ) ed il Teatro    Marinoni (con affreschi del Cherubini). In particolare è previsto che “le modalità di utilizzo, da parte della collettività, di    tali fabbricati, nonché le modalità di gestione e di manutenzione, saranno all’uopo regolati con apposita convenzione da    sottoscrivere fra Comune ed Est Capital SGR S.p.A., fermo restando che l’uso pubblico dovrà essere coerente con le    finalità residenziali dell’area all’interno della quale sono ubicati i fabbricati di che trattasi”.  
Questo Coordinamento ritiene che i contenuti di tale convenzione debbano al più presto essere individuati, in    modo preciso e tale da garantire nel tempo gli interessi della collettività, auspicabilmente attraverso un processo    partecipativo che faccia emergere i bisogni e le istanze della cittadinanza e le proposte di operatori interessati e che non    ne risulti in definitiva una mera riserva di possibilità di fruizione pubblica ma piuttosto una reale risorsa, non in proprietà e    dunque non necessitante di investimenti, ma in sicura disponibilità a condizioni eque, così da evitare, in particolare per    quanto attiene al Teatro, altri investimenti o spese per spazi analoghi nell’Isola del Lido.    E’ inoltre del tutto evidente che tale convenzione dovrà essere sottoscritta non successivamente al contratto    definitivo di alienazione.    Si sottolinea infine, prescindendo in questa nota da più generali considerazioni in merito al cosiddetto intervento    di valorizzazione dell’ex Ospedale al Mare, che i due beni in parola, ancorché anch’essi venduti all’operatore    immobiliare, costituiscono gravati come sono dalla destinazione ad “uso pubblico”, l’unico residuo del complessivo “bene    comune” costituito dal compendio ospedaliero, frutto di rilevantissimi investimenti pubblici e filantropici    Confidiamo pertanto nella Sua attenzione e, in attesa di cortese riscontro nel merito, porgiamo i saluti migliori.    Venezia, 9 dicembre 2011    Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido