mercoledì 16 giugno 2010

INVITO AL SINDACO

Egregio Signor Sindaco Giorgio Orsoni,
ho appreso da Lei stesso che quando era piccolo veniva al Lido.
Anch’io che ho un anno più di Lei da piccolo ci abitavo d’estate dalla nonna e da grande invece ci abito spero per sempre.
Naturalmente anch’io l’ho votata con la speranza che, nonostante la continuità ventilata nella campagna elettorale, qualcosa sarebbe cambiato.
I problemi sono tantissimi ma io mi soffermerò su quello che mi sta più a cuore. La presunta riqualificazione della mia (nostra) isola. Ho letto sui giornali le sue parole: “Il Lido che abbiamo in mente non è quello dei grattacieli, del turismo di massa, delle macchine e dei centri commerciali” ma questo, ho pensato è uguale al motto del Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido: “Un altro lido è possibile” è la fotocopia dei volantini, “E' quello verde delle biciclette, della cultura anche d'inverno, di un'isola recuperata, compatibile e bella” e questo, che Lei ha detto, è la fotocopia delle locandine, di tutto il movimento ! Il Sindaco è con noi cittadini, siamo in una botte di ferro, adesso abbiamo il Sindaco dalla parte nostra. Abbiamo fatto bene a votarlo ! I cittadini ringraziano.
Se non ché dopo queste parole si intravede una contraddizione allarmante. Lei parla di parcheggi e quando cita l’Ospedale al Mare non parla (o spero non conosca) che oltre all’area vera e propria dell’ospedale, ormai abbandonata a se stessa, la ditta costruttrice (sempre che la vendita vada in porto) vuole mettere le mani da subito sull’area del Parco della Favorita.
E’ mai stato, non dico da piccolo, ma ultimamente al Parco della Favorita. Sa che ogni domenica dei calciatori dilettanti giocano nel campo di calcio. Lo sa che ci sono campi da tennis, bocce, lo sa che è stato per anni il dopolavoro dei dipendenti della sanità. E’ mai stato alla Festa di Primavera con giochi di bambini tra i prati e l’abbondante vegetazione che potrebbe diventare un giardino botanico con varie specie di alberi, lo sa che c’è all’interno un ristorante, una sala da ballo, salette e aule dove ad esempio ho studiato per la patente nautica. In quest’area verde era ospitata anche la cittadinanza per pic-nic e grigliate sul prato. Non pensa che sia un delitto voler costruire al posto di questa unica area di aggregazione che è rimasta al Lido tre torri di venti metri, villette e garage sotterraneo ? E’ questo il Lido che pensa Lei quando dice: “Non è quello dei grattacieli”? Lo sa che, mentre si vendono queste strutture, ci sono decine di associazioni della “Finestra sul volontariato del Lido” che non hanno niente e nemmeno una sede. Sarebbe auspicabile che Lei “da grande” venisse in vista un po’ al Lido a vedere com’è ridotto e come lo vogliono ridurre. Questo lo consideri un invito. L’accoglieremo a braccia aperte.